domenica 30 dicembre 2007

Stato italiano, ridacci il nostro miglior poliziotto!!! Ora!!!

I giornali e le televisioni italiane hanno ripreso a parlare della vicenda giudiziaria ed umana di Bruno Contrada, l'ex numero tre del Sisde che dopo la condanna definitiva della Cassazione a dieci anni per concorso esterno in associazione mafiosa, sta morendo in carcere travolto dalle accuse di pentiti, giornalisti, politici, o presunti tali e chi più ne ha più ne metta...
Chi scrive si dichiara coscienziosamente un convinto sostenitore dell'innocenza di Contrada, soprattutto dopo aver letto le carte processuali disponibili sul sito www.brunocontrada.info che sono almeno esaustive per farsi un'idea su tutta quanta la vicenda giudiziaria.
Vi invito caldamente a consultare il sito e precisamente a cliccare sulla parola "arresto".
A voi il giudizio! Il tribunale quello suo l'ha dato!
Ma a me non piace... Aiutiamolo tutti insieme a tornare a casa dai suoi cari prima che sia troppo tardi!!!

1 commento:

  1. “APPICCIA ‘A LUCE! - SOSTIENI CONTRADA”
    Appello agli italiani onesti in cerca di verità e giustizia
    Mobilitazione Pubblica x Protesta Silenziosa

    Sono ormai numerosissimi i cittadini che dissentono dalla sentenza emessa “in nome del popolo Italiano” in capo a Bruno Contrada; sentenza della quale, ad oggi, sono ancora sconosciute le motivazioni e pronunciata sulla base delle sole accuse “suggerite” a criminali incalliti, contro le numerosissime deposizioni a favore e gli attestati di stima di rappresentanti delle forze dell’ordine e delle Istituzioni di Stato. A quale occulto organigramma di potere ancora in auge mette paura Bruno Contrada, tanto da volerlo ridurre a vegetale e, per conseguenza, di CHI devono aver paura gli Italiani?

    Maggior chiarezza sulla pagina di Storia Patria, scritta durante gli oscuri anni di piombo e stracciata frettolosamente dal libro di cronache italiane degli ultimi trent’anni, sarebbe da pretendere, per illuminare le buie segrete di troppi misteri italiani!

    Risolvere il teorema Contrada equivarrebbe, finalmente, a comprendere la nostra stessa Identità, la nostra stessa Dignità, poiché non ha diritto di Identità ne’ di Dignità chi non ha storia!

    Le corpose cronache degli ultimi giorni attorno al “caso Contrada”, al di là degli aspetti strettamente umanitari invocati dal suo difensore e tuttavia ignorati proprio presso quella platea politicizzata di “buonisti ad oltranza” che si erge a paladino della moratoria contro la Pena di MORTE eppoi si concede l’uso della TORTURA, che difende quotidianamente mostri, assassini e terroristi dichiarati, bastano da sole a farci intendere che c’è del MARCIO istituzionale! La gente comune pretende VERITA’ e CHIAREZZA e necessita anche di una corretta INFORMAZIONE stampa, fine a se stessa e NON strumentale ai politici di questa o quella sponda.

    Se il “caso Contrada”, dopo tre lustri, potesse infine chiarire a tutti gli Italiani le coordinate geopolitiche del Paese lungo le quali i cittadini sono stati inconsapevolmente scorazzati come zavorra, altri Misteri Italiani troverebbero, di riflesso, una chiara soluzione!

    Pretendiamo la VERITA’, Chiediamola scendendo in strada, invocandola in nome del POPOLO SOVRANO. Affrettiamo i tempi di questa VERITA’.

    Per questi motivi, siete invitati TUTTI
    (chiunque senziente: favorevoli-contrari-indecisi sull’Uomo Contrada)

    a mobilitarvi x una Protesta Silenziosa e civile
    ( sono ammessi solo cartelli o striscioni)
    per la risoluzione di almeno UNO dei misteri italiani

    il giorno 10 gennaio alle h.09,00 a.m. sotto il Tribunale di Napoli
    sito al quartiere del Centro Direzionale
    per l’udienza fissata per il differimento della pena
    innanzi al Tribunale di Sorveglianza di Napoli

    °°°

    IL COMITATO BRUNO CONTRADA
    apolitico
    http://blog.libero.it/lavocedimegaride
    info@vocedimegaride.it

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"Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un'opinione diffusa sia cretina anziché sensata". Bertrand Russell.