mercoledì 26 agosto 2015

Scuole di specializzazione 2013/2014: la parola al Consiglio di Stato

Il diritto è veramente "certo"? Ossia, di fronte ad una controversia giudiziale,  è possibile prevedere in anticipo quale sarà la decisione del giudice? Se la vicenda è semplice, di norma prevedere quale sarà il verdetto del giudice è un compito facile. Del resto quello della "certezza del diritto" è uno degli obiettivi di ogni sistema giuridico. Quando invece si tratta di situazioni giuridiche complesse - o magari di situazioni assolutamente nuove - ogni previsione diventa difficile.

Domani il Consiglio di Stato si troverà per l'ennesima volta ad affrontare una situazione del secondo tipo (situazione giuridica complessa): il concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione mediche 2013/2014. Lo farà in una camera di consiglio, ossia una udienza a porte chiuse che riguarda solo la concessione di misure cautelari, cioè provvedimenti provvisori concessi dal giudice nel corso del processo, in attesa della sentenza.

Parecchi avvocati, in alcuni casi col supporto di sindacati ed associazioni dei consumatori, hanno proposto ricorso al Tar Lazio lamentando le irregolarità del test 2013/2014 chiedendo le iscrizioni in sovrannumero dei loro assistiti.

Centinaia di ricorrenti si sono rivolti ai giudici amministrativi nella speranza di ottenere l'accesso alla scuola di loro interesse. Tuttavia, tranne che in casi eccezionali (permanenza nella graduatoria di una scuola in attesa di scorrimento delle altre scuole di interesse), l'esito dei ricorsi non è stato favorevole ai ricorrenti.

Il Tar Lazio ha respinto i ricorsi sulle scuole di specializzazione, con motivazioni a volte condivisibili a volte meno, negando le misure cautelari ed emettendo direttamente sentenze in forma semplificata (la sentenza in forma semplificata viene emessa quando il giudice, chiamato a pronunciarsi sulla misura cautelare, decide invece di pronunciarsi direttamente nel merito, perché ritiene il ricorso manifestamente fondato o infondato).

I ricorrenti hanno quindi appellato le ordinanze/sentenze del Tar Lazio chiedendo al Consiglio di Stato la concessione di una misura cautelare. E domani il Consiglio di Stato, tramite la sezione VI, sarà chiamata a decidere su queste misure... Che potrebbero essere concesse o negate.

Basteranno pochi giorni per conoscere l'esito di questi appelli e in base ad essi potremo sapere come la pensano i giudici. Perché, sebbene la giurisprudenza non sia immutabile, è anche vero che in genere i giudici cercano di adottare un unico metro di giudizio per questioni identiche, per evitare disparità di trattamento.

E' difficile che l'esito sia conosciuto domani stesso. Occorrerà aspettare almeno venerdì 28 agosto o addirittura la settimana successiva. Il problema più spinoso è quello della "prova di resistenza". Ossia il fatto che, pur essendosi verificate alcune irregolarità nel test, non è detto che i singoli ricorrenti possano dimostrare che senza di esse avrebbero vinto la specializzazione o che avrebbero avuto almeno grandi chance di vincerla. In mancanza di questa dimostrazione, la richiesta di iscrizione in sovrannumero dovrebbe essere respinta, così come ogni altra forma di risarcimento del danno.

Vi terremo aggiornati.