mercoledì 11 marzo 2015

Scuole di specializzazione, tanti ricorsi ma nessun accoglimento

C'è un silenzio assordante sui ricorsi per le scuole di specializzazione di Medicina. Quest'anno c'è stata una valanga di ricorsi, com'era prevedibile. Ma con che risultati? Deludenti. Tutti i ricorsi finora sono stati respinti in sede cautelare e i ricorrenti condannati a pagare le spese di giudizio al Miur (in alcuni casi più di 700,00 euro). Si aspetta il merito - ovvio - ed ancora prima l'esito degli appelli cautelari al Consiglio di Stato, ma le prospettive non sono favorevoli.

Nessuno studente finora è stato ammesso in sovrannumero.

Domani il Tar Lazio deciderà un numero consistente di ricorsi ed è probabile che anche quei ricorsi saranno respinti.

Leggendo le ordinanze del Tar Lazio apprendiamo di alcuni medici che sono giunti in posizioni lontanissime dall'ultimo degli ammessi ma hanno ugualmente deciso di fare ricorso al Tar per ottenere l'iscrizione in sovrannumero, sentendosi dire dai giudici (ovviamente!!!) di non avere superato la "prova di resistenza"...

Quello della prova di resistenza è una tematica già affrontata in un altro post di inizio gennaio.
Non basta l'esistenza di una qualsivoglia irregolarità per annullare un concorso come quello delle specializzazioni, soprattutto se l'obiettivo è l'ammissione in sovrannumero. Sbagliato paragonare i ricorsi per l'ammissione ai corsi di laurea con quelli per l'ammissione alle scuole di specializzazione.

Tra pochi giorni faremo il punto della situazione.