sabato 28 agosto 2010

Numero chiuso, ricorsi più difficili col nuovo codice

Tra pochi giorni si svolgeranno i test di accesso all'università ma quest'anno per gli esclusi le cose si complicano. Dal 16 settembre entra in vigore il “codice del processo amministrativo” che detta nuove regole per la presentazione dei ricorsi. E il fenomeno del “forum shopping”, che in passato ha consentito a parecchi studenti di coronare il loro sogno, rischia di finire.

Per “forum shopping” si intende il fatto che il ricorrente sceglie il foro – ossia il tribunale – a cui rivolgersi. Questo permette di presentare il ricorso nella sede che si ritiene più “favorevole”. Non perché alcuni magistrati siano più comprensivi di altri, ma perché tribunali diversi a volte interpretano la stessa norma in maniera differente. Dunque in alcuni casi è possibile vincere a tavolino una causa semplicemente indirizzandola a un tribunale che in passato ha deciso una identica situazione in modo favorevole al ricorrente.

Qualcuno a questo punto storcerà il naso. Che giustizia è quella che permette ai tribunali di interpretare la legge in maniera differente? Sarebbe una conclusione errata. Infatti, premesso che la giustizia non è infallibile perchè è governata da uomini, esistono meccanismi efficaci per limitare questo inconveniente. La giustizia amministrativa italiana ha infatti due gradi di giudizio: Tar e Consiglio di Stato. Quindi le sentenze del Tar possono essere impugnate davanti al Consiglio di Stato, con il risultato che in linea di massima le norme sono interpretate in maniera uniforme. Il giudice di primo grado, inoltre, tende a conformarsi con gli orientamenti del Consiglio di Stato per non farsi riformare le sentenze.

Tuttavia – questo è il vero problema – nel processo amministrativo a volte basta ottenere una misura cautelare (cioè un provvedimento provvisorio concesso al ricorrente in attesa della sentenza) per vincere l'intera causa. E' quello che capita proprio in materia di "numero chiuso". Infatti, per costante giurisprudenza, una volta che uno studente è stato iscritto con misura cautelare è molto difficile espellerlo (l'Università, in seguito ad annullamento della misura cautelare, potrebbe infatti revocare l'immatricolazione ma il ricorrente, presentando un ricorso per motivi aggiunti, probabilmente otterrebbe la sospensione di quell'atto, come già successo in altri casi, tra cui Tar Lazio, sez. IIIbis, ordinanza sospensiva del 20 luglio 2010, n. 3378).

L'anno scorso alcuni avvocati si sono accorti che il Tar Catania era più favorevole per presentare i ricorsi contro il numero chiuso. In pochi mesi hanno presentato decine di ricorsi ottenendo misure cautelari per ricorrenti di tutta Italia. Il tribunale siciliano, pur ritenendosi incompetente per territorio, ha deciso di accogliere le richieste dei ricorrenti al fine di tutelare il loro diritto allo studio, in conformità con la prevalente giurisprudenza del consiglio di Stato.

Gli avvocati sapevano che il tribunale al quale si stavano rivolgendo non era competente e che dunque l'Avvocatura dello Stato, in seguito a uno strumento chiamato “regolamento di competenza”, avrebbe ottenuto il trasferimento dei ricorsi al Tar del Lazio, ma contavano sul fatto che, dopo aver ottenuto l'iscrizione dal Tar Catania, sarebbe stato difficile cacciare i ricorrenti.

A partire dal 16 settembre tutto ciò è praticamente impossibile.

L'art. 15, comma 2, del codice del processo stabilisce infatti che: “Quando è proposta domanda cautelare il tribunale adito, ove non riconosca la propria competenza [...] non decide su tale domanda” ma indica al ricorrente il tribunale competente oppure, in caso di dubbio, chiede d'ufficio il regolamento di competenza.

In linea di massima sono d'accordo con questa riforma – il meccanismo del forum shopping creava ingiustizie evidenti – tuttavia mi dispiace che a farne le spese siano tanti ricorrenti che in futuro non avranno più la possibilità di beneficiare dell'orientamento del Tar Catania. Il nuovo codice rafforza invece la competenza del Tar Lazio che finora ha respinto quasi tutti i ricorsi presentati contro i test.

* * *

Per approfondire le novità del codice:
http://www.giustizia-amministrativa.it/documentazione/studi_contributi/2010_7_Sandulli.pdf