mercoledì 7 novembre 2007

Maxi-ricorso numero chiuso: l'udienza il 29 novembre

Il Tar Lazio ha fissato la data per il maxi-ricorso (oltre 2000 ricorrenti!) organizzato dall'associazione Udu per ottenere l'annullamento della graduatoria di medicina e chirurgia. L'istanza cautelare sarà decisa la mattina del 29 novembre. Questo vuol dire che l'esito del ricorso si saprà già nel pomeriggio, o al massimo entro un paio di giorni. Ricordiamo che l'istanza cautelare è una richiesta fatta al giudice in cui si chiede di emettere un provvedimento provvisorio che avrà efficacia in attesa della sentenza.

E' un test molto importante. I giudici, in questo caso, sono chiamati a decidere se ammettere con riserva gli studenti ai corsi di laurea. Cinque gli esiti di questa prima fase del ricorso:

1) la sospensiva potrebbe essere respinta (e dunque l'iter del ricorso continuerebbe, ma le possibilità di giungere all'annullamento delle prove sarebbe molto più basse). Gli studenti non sarebbero ammessi a frequentare

2) la sospensiva potrebbe essere accolta (l'iter del ricorso continuirebebbe) e i ricorrenti - e solo loro - sarebbero provvisoriamente ammessi a frequentare. Attenzione: vincere una sospensiva non significa vincere il ricorso! I giudici sono larghi di manica nel concedere le sospensive: molte delle sospensive si trasformano, a fine del procedimento, in sentenze sfavorevoli per i ricorrenti

3) il Collegio potrebbe decidere di emettere una sentenza "in forma semplificata"e accogliere il ricorso. E' un procedimento particolare che permette al giudice di emettere la sentenza direttamente quando esamina la sospensiva, senza dover fissare una nuova udienza e quindi senza dover perdere altri mesi. Viene usata questa procedura solo quando il giudicie non ha dubbi sulla fondatezza (o infondatezza) del ricorso. Sarebbe una vittoria totale. Il segno che i giudici ritengono pienamente fondate le ragioni dei ricorrenti (quello che ad esempio è successo a Bari). Le possibilità che ciò avvenga sono tuttavia scarse, data la complessità della vicenda e la natura degli interessi in gioco. In ogni caso l'Avvocatura dello Stato potrebbe sempre impugnare la sentenza davanti al Consiglio di Stato...

4) il Collegio potrebbe decidere di emettere una sentenza "in forma semplificata" respingere il ricorso. A quel punto i ricorrenti dovrebbero fare ricorso al Consiglio di Stato.

5) il Collegio potrebbe decidere un rinvio per consentire l'integrazione del contraddittorio o per consentire il deposito della documentazione

E' impossibile fare una previsione ma, data l'importanza dell'argomento, mi sembra probabile che i giudici dispongano un rinvio e chiedano di integrare il contraddittorio tramite la notifica "per pubblici proclami", cioè attraverso pubblicazione di un estratto del ricorso sulla Gazzetta ufficiale, al fine di permettere a tutti i controinteressati (cioè a chi è entrato) di costituirsi presso il Tar Lazio e depositare una propria memoria.

Insomma, quello che ha deciso il Tar Genova (ne abbiamo già parlato nel blog)

Vi terremo informati sugli sviluppi.

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"Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un'opinione diffusa sia cretina anziché sensata". Bertrand Russell.