domenica 18 marzo 2012

Numero chiuso, a breve la sentenza della Corte europea

La battaglia di Costruiamo il domani contro il “numero chiuso” si avvia alla conclusione. La partita si gioca davanti la Corte europea dei diritti dell'uomo, a Strasburgo (ecco un articolo che parla di noi, apparso il 12 luglio 2011 sui giornali del gruppo "Quotidiano nazionale", gli unici che, insieme al sito web "blitz quotidiano", si sono occupati della vicenda...). Il Governo italiano ha replicato al ricorso del comitato che, a sua volta, ha risposto con una breve memoria. Adesso, dopo questo breve "scambio epistolare", il fascicolo passa ai giudici della seconda sezione. La legge italiana sul “numero chiuso” viola la Cedu? Lo scopriremo quando i giudici depositateranno la sentenza. Fra pochi mesi.

I ricorrenti hanno chiesto il risarcimento dei danni e l'iscrizione in sovrannumero ai corsi di Medicina e Odontoiatria.

Il "numero chiuso" italiano non si basa su motivazioni organizzative (garantire la qualità dei laureati) ma su motivazioni occupazionali di sapore corporativo (limitare il numero dei futuri laureati garantendo una rendita di posizione a chi già possiede quel titolo). La legge n. 264/99 impedisce alle università statali e private che hanno le infrastrutture di innalzare a piacimento il numero dei posti. Tutto ciò rappresenta - ad avviso di Costruiamo il domani - una violazione del diritto all'istruzione garantito dalla Cedu e delle norme comunitarie in materia di concorrenza.

(aggiornato alle 19.01 del 19 marzo 2012)

3 commenti:

  1. Giuseppe , quando ci sarà questa sentenza ?? Grazie

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  2. 2 aprile 2013,10:00 (ora di Parigi), sul sito della corte europea dei diritti dell'Uomo... www.echr.coe.int

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"Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un'opinione diffusa sia cretina anziché sensata". Bertrand Russell.