martedì 13 settembre 2011

Equipollenza della laurea in Odontoiatria conseguita all'estero

Il "numero chiuso" ha spinto molti italiani a iscriversi nelle università europee, specialmente spagnole e rumene, per ottenere una laurea con la quale poter esercitare in Italia la professione di medico o di odontoiatra.

Quanto sono "sicure" queste lauree? Il timore di molti studenti (a mio avviso infondato) è che, una volta tornati in Italia, il Ministero della salute neghi il riconoscimento della laurea conseguita all'estero, vanificando in questo modo i loro sacrifici.

Chiariamo subito una cosa: il riconoscimento delle lauree in Medicina e in Odontoiatria conseguite in Europa, grazie alla direttiva 2005/37/CE, è automatico. Il Ministero non può negare il loro riconoscimento, nè tantomeno può richiedere esami integrativi (queste integrazioni, chiamate "misure compensative", invece possono essere richieste se la laurea non è elencata nella direttiva 2005/36/CE).

La direttiva 2005/36/CE indica espressamente le lauree che beneficiano di questo trattamento. In Spagna sono il "Licenciado en odontologia" e il "Licenciado en Medicina y Cirugía", mentre in Romania la "licență de medic dentist" e la "licență de doctor medic". Recentemente il "Licenciado en odontologia" è stato sostituito dal "Grado en odontologia": la modifica non è stata recepita dalla direttiva comunitaria ma, essendo i due titoli assimilabili, non si pongono problemi di riconoscimento (vedasi apposito post).

Per ottenere il riconoscimento non è necessario l'iscrizione all'ordine professionale straniero, basta che la laurea in questione sia abilitante (quelle spagnole e rumene lo sono, per sapere se lo sono quelle degli altri Paesi bisogna consultare la direttiva 2005/36/CE e vedere se nelle tabelle, accanto al titolo di studio, è menzionato un "Certificato che accompagna il titolo di formazione", in caso negativo la laurea è abilitante). Nel caso in cui la luarea non lo sia, comunque, non è un problema: il cittadino può abilitarsi nel paese Europeo e poi chuidere il riconoscimento in Italia (o chiedere il riconoscimento in Italia, ma con l'obbligo di sottoporsi a una prova di idoneità).

Ecco la direttiva 2005/36/CE (aggiornata all'adesione della Romania):

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CONSLEG:2005L0036:20090427:it:PDF

pagg. 113-116 per odontoiatria
pagg. 79-81 per medicina

Il laureato in Spagna e in Romania, dunque, dovrà inviare un'istanza al Ministero della salute corredata da alcuni documenti, seguendo le istruzioni indicate in questo sito:

http://www.salute.gov.it/professioniSanitarie/paginaInterna.jsp?id=92&menu=strumentieservizi

Centinaia di studenti italiani hanno già beneficiato del riconoscimento, con tempi di attesa in alcuni casi inferiori ai tre mesi, come accaduto a questo studente di odontoiatria laureatosi all'università spagnola "Alfonso X El Sabio" (www.guritel.it/icons/guffimg/ARTI/2011/07/25/2011072511A0969300010420081.pdf).


Tuttavia mi è stato riferito che alcuni italiani laureati in Romania non sarebbero riusciti a ottenere l'attestazione in Italia. Se ciò è accaduto, le possibilità sono due: o il richiedente non ha fornito tutta la documentazione chiesta dalla legge - e in tal caso dovrà integrarla - oppure il Ministero è rimasto inadempiente - e in tal caso il ricorrente potrà fare ricorso al Tar per ottenere in tempi brevi il riconoscimento (a patto, ovviamente, che la laurea di cui si chiede il riconoscimento sia elencata nella direttiva 2005/36/CE).

Non fatevi ingannare da chi promette il riconoscimento della laurea dietro pagamento di cifre esorbitanti. Gli esperti di Costruiamo il domani, se necessario, sono a vostra disposizione.
Per ulteriori informazioni potete contattarmi via email:

(aggiornato al 31 marzo 2013)

167 commenti:

  1. Nei prossimi anni, si sta avanzando la proposta di limitare l enorme flusso di rimpatri dall'estero che inevitabilmente intaserebbero maggiormente un mercato del lavoro gia saturo. Sono un ex studente dell universita di madrid alfonso el sabio e la mia esperienza deve servire da lezione per tutti. Tutti dicono che nel momento in cui torni in italia sei a posto con la tua laurea ma anche il minimo cavillo puo risultare decisivo affinche la tua laurea non venga accettata. esami dati a crocette, esami con meno crediti, esami che non figurano nel programma spagnolo ma solo in quello italiano! se volete un consiglio tornatevene in italia come ho fatto io! o rimanente li! nei prossimi anni le misure si inaspriranno ulteriormente...e allora addio futuro! mi sono tutto lo scorso anno di soggiorno in spagna per capire che le cose stavano cambiando in peggio! grazie per l attenzione

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  2. La laurea conseguita in Spagna o in qualunque altro Paese europeo sarà sempre riconosciuta in Italia, a patto che il titolo sia indicato nella direttiva 2005/36/CE. Su questo punto non ci devono essere dubbi. Forse qualcuno (l'Ordine dei medici?) vorrebbe limitare il riconoscimento, ma finché esisterà l'Europa sarà sempre garantita la libertà di stabilimento.

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  3. studentessa che vorrebbe intraprendere Medicina18 settembre 2011 alle ore 16:49

    mi scusi , una domanda.. la Spagna è l'unico luogo in cui medicina è completamente accessibile ? dove altro è possibile studiare ? si sta diffondendo che ora anche lì medicina abbia i test e che in tutta europa per una legge siano stati imposti i test a medicina, è vera questa notizia ? grazie in anticipo

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  4. Esiste anche lì un esame di ammissione ma, per quanto mi è stato riferito, entrare è molto più semplice che in Italia. Anche perchè ogni facoltà privata può stabilire a proprio piacimento il numero dei posti. In Italia - invece - decide tutto il Miur.

    Per avere notizie più precise sulla Spagna ti consiglio di rivolgerti alla loro ambasciata in Italia. Certamente loro sapranno rispondere ai tuoi dubbi. Stessa cosa per le altre nazioni.

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  5. E invece i dubbi ci sono caro giuseppe, perche io e altri miei amici non abbiamo lasciato la spagna per niente!! ci siamo informati a fondo...e ci e' stato detto che da ora fino al nostro rimpatrio si stanno gia prendendo delle precauzioni per ridurre il flusso migratorio di dentisti in esubero che tra qualche anno affolleranno l italia...Gia il mercato e'saturo! figuriamoci tra qualche anno!...va beh cmq da persone competenti con organi esecutivi e amministrativi che si occupano di queste cose e' stato consigliato a noi e a tanti altri di tornare bellamente in italia perche la laurea conseguita in Spagna in universita' private senza numero chiuso diverra' in italia tra qualche anno carta straccia....e fortunatamente abbiamo evitato la beffa e siamo tornati a casa! I tempi purtroppo sono cambiati ahime!

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  6. Ma quali precauzioni si possono prendere? L'unica cosa che l'Italia può fare per impedire il riconoscimento è... uscire dall'Europa! Perchè i trattati e le direttive sono chiari: il "mercato unico" implica la libera circolazione dei lavoratori.

    Ostacolare il riconoscimento dei titoli professionali vuol dire violare il diritto europeo e rischiare pesanti sanzioni.

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  7. Io NON ho parlato di IMPEDIRE o OSTACOLARE il riconoscimento...che come dici tu e' sancito per legge grazie al "mercato unico"...vedo che pero' purtroppo anche te non sai molto di queste cose. questo e' il decreto legge per le misure compensative approvato nel luglio del 2010 dal ministro fazio
    http://gazzette.comune.jesi.an.it/2011/35/1.htm


    e questo e' il risultato
    http://www.campagnastigma.it/imgs/C_17_newsAree_1502_listaFile_itemName_0_file.pdf

    Espongo anche la testimonianza di un mio caro amico che come me e'scappato dalla spagna per i suddetti motivi!

    "Ciao Piero, come vedo anche tu, come alcuni altri miei amici, guardate a questa cosa in maniera ottimistica come se fosse una questione poco importate e della quale non tenerne conto per ora. Io come tante altre persone ci siamo informati molto bene su questa questione e abbiamo pensato che non ne valesse la pena prendere una laurea in un’università privata spendendo tanti tanti soldi per poi tornare in Italia e dover affrontare ancora l’incubo di un test di ammissione. Ma la questione non è finita qui!!! QUESTO é SOLO L’INIZIO. Infatti mi è stato spiegato che queste misure si stanno ulteriormente inasprendo e tra qualche anno tornare in Italia con quelle lauree li (conseguite in UNI private) significherà praticamente tornare al punto di partenza. Lo so è dura la realtà. Io alla notizia ero veramente disperato come alcuni miei amici e non. E questo sta succedendo anche ad altre persone all’interno dell’<università. Spero che tutti si rendano presto conto della problematica e prendano subito la decisione più giusta per loro."

    Caro Giuseppe basta raccontare favolette inutili, e con tutto il rispetto, non costruttive in un momento di crisi difficile per tutti, dove anche l'Europa sta rivedendo le sue leggi e le sue regole...Io ho fortunatamente parlato con persone competenti che lavorano proprio negli uffici in cui si effettua l'equipollanza della laurea in odontoiatria. E questo e' quanto!

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  8. Innanzi tutto se si parla di persone competenti che abitano nella stanza dei bottoni devi dire con chi hai parlato, le fonti sono molto importanti, sennò quello che dici non vale, facciamo a chi la spara più grossa, non avrai mica paura no? In un contesto come quello italiano dove tutti ogni giorno affermano tutto ed il contrario di tutto capisci che...l'attendibilità è importante, specialmente se affermi che è in atto una manovra castratoria talmente potente da essere sopra all'istituzione Europa unita, e poi sai cosa ti dico, che non me ne frega niente, se non mi riconoscono la laurea spagnola in Italia vorrà dire che andrò un paio di giorni alla settimana a lavorare là, magari a Madrid o Las Palmas, mi diverto di più,spendo meno con Easy Jet che andare in giro con l'auto a benzina e l'autostrada e ci metto meno tempo che farmi la tangenziale all'ora di punta! Sarebbe interessante sapere anche in che modo siete passati da un'università spagnola privata ad una italiana, a voi invece hanno riconosciuto gli esami a crocette ed i crediti e le ore differenti? Tutti ricorsisti per passione? Magari all'Aquila? Se fai il gufo professionista indica anche a noi l'escamotage "tana liberatutti", sempre che non sia secretato da amici di amici e azzeccagarbugli si intende.

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  9. scusate ragazzi ma evitate le stupidagini che dicono questi ex studenti perche' la verita' è che loro non hanno avuto la forza ne il coraggio di studiare perche' in quelle univrsita' si studia veramente

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  10. non date<retta alle stupidagini che dicono questi ragazzini.
    chi uole e ama studiare deve continuare andate in spagna

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  11. posso dire una cosa importante?
    sapete che il nostro governo sta provando a fare rientrare gli studenti stranieri nelle nostre universita' facendo pagare loro la stessa retta che pagano nei paesi ospitanti.
    Ultimissima informazione quindi occhio ragazzi

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  12. ahahah attenzione ragazzi credete a uno che si firma anonimo!! e che scrive cos del genere "Innanzi tutto se si parla di persone competenti che abitano nella stanza dei bottoni devi dire con chi hai parlato, le fonti sono molto importanti, sennò quello che dici non vale, facciamo a chi la spara più grossa, non avrai mica paura no? In un contesto come quello italiano dove tutti ogni giorno affermano tutto ed il contrario di tutto capisci che...l'attendibilità è importante"...dopo che io ho scritto e commentato tutte le fonti dal quale ho attinto le mie fonti...Ministero della salute e decreto legge del luglio 2010...Ribadisco uello che ancora certa gente in questa pagina vuole nascondere…non si sa per quale fine… “Le lauree conseguite in universita’ private SPAGNOLE E RUMENE dove non esiste una selezione basata su un numero chiuso diventeranno piano piano CARTA STRACCIA! Tra qualche anno l’europa e l’italia (cosa che stanno gia’ facendo) inaspriranno le modalita’ di riconoscimento dei diplomi conseguiti in questi istituti. Tutto questo per evitare l’enorme flusso migratorio di dentisti che potrebbero intasare il mercato ormai saturo fra qualche anno…Vi PREGO se qualcuno e’ ancora in tempo come lo sono stato io…torni in italia e riprovi il test qui! o se no cambi facolta’…PURTROPPO I TEMPI STANNO CAMBIANDO. E’un dato di fatto!”
    Grazie per l’attenzione.

    E’ un consiglio DISINTRESSATO! non un insulto…INFORAMTEVI chiedete a persone COMPETENTI! non a gente che si firma anonimo nel forum e che mette la testa sotto terra come gli struzzi! APRITE GLI OCCHI!
    Questa cosa sta crescendo negli ultimi anni! Perche la romania e’ in europa da pochi anni! quindi queste norme si stanno costruendo in questi stessi anni! per far fronte sempre al flusso migratorio di tanti studenti che torneranno in italia…la stessa italia e tanti altri stati stanno premendo l UE per emanare misure ultra restrittive! Questi sono i fatti! LIBERI di sognare un futuro roseo e sicuro qui in italia e in europa….la realta’ e’un altra!

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  13. Informatevi! chiedete! Leggete di volta in volta i decreti che per legge sono pubblici!! NON fatevi influenzare solo d certa gente che ha commesso errori e che non potendo rimediare vi dice che e' possibile! Vi prego! PENSATE con la vostra testa e farete la scelta migliore!
    Grazie per l'attenzione

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  14. In spagna si laureano in odontoiatria tutti i peggio caproni ,.
    si studia la metà di quello che si fa in italia , i prof sono in buona ,esami a crocette ridicoli ...
    LE LAUREE PRESE IN SPAGNA NELLE UNIVERSITà PRIVATE UEM E UAX SONO DELLE BUFFONATE , NON MINIMAMENTE PARAGONABILI ALLA DIFFICOLTà DEL NOSTRO CORSO ,.
    è INNEGABILE CHE GLI STUDENTI ITALIANI IN CODESTE SCUOLE SONO FIGLI DI DENTISTI FALLITI CHE NON RIESCONO A ENTRARE IN ITALIA , DOVREBBERO BLOCCARLI PERCHè CREERANNO UN ESUBERO E DIFFERENZE NOTEVOLI SIA MORALI PER NOI CHE CI FACCIAMO PURE UN ANNO IN PIù SIA PALPABILI A LIVELLO QUALITATIVO
    TENGO A SOTTOLINEARE CHE LA SITUAZIONE ALL'UNI PUBBLICA DI MADRID è DIVERSA INFATTI NESSUN ITALIANO è ISCRITTO LI PERCHè è TROPPO DIFFICILE
    L'ANDI DEVE BLOCCARE QUESTI FURBONI . e fortunatamente per molti sara' cosi

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  15. giacomo sei ancora piccolino per capire cosa vuol dire studiare in spagna.
    mi sono laureato li da diversi anni e ti assicuro che purtroppo l'universita' italiana non riesci a trasfemmete a voi ragazzi le competenze le capacita' e le conoscenze. non è u insulto ma un dato di fatto.

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  16. dimenticavo perche' non andate a fare l'erasmus in quelle universita' e dopo si che potete fare un confronto.
    io lo faccio percheì lavoro qui in in italia e ripeto la colpa non è vostra ma del sistema.
    scusate ma accettate o provate a chiedere ai vostri professori

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  17. GIUSEPPE LIPARI HAI PERFETTAMENTE RAGIONE INFATTI LORO DISPREZZANO PERCHE' NON AVRANNO MAI LA POSSIBILITA' DI DIVENTARE VERI ODONTOIATRI. IN BOCCA A LUPO

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  18. Limitare l'accesso alla professione di odontoiatra per finalità occupazionali, come affermato dall'Autorità antitrust in un provvedimento adottato su denuncia di chi scrive, è contrario alla Costituzione a al diritto europeo (e, se l'Antitrust mi ha dato ragione su questo punto, forse vuol dire che qualcosina in materia la capisco anche io).

    Per risolvere questa controversia è necessario mettere da parte pregiudizi relativi alla maggiore o minore preparazione fornita dalle università europee e affrontare il problema da un'ottica prettamente giuridica.

    1) E' noto che il diritto europeo prevale su quello interno. Le leggi e i regolamenti italiani - se contrastanti col diritto europeo - possono essere disapplicati dal giudice amministrativo.

    Aggiungiamo che (per fortuna!) non è la pubblica amministrazione (potere esecutivo) ad avere l'ultima parola sull'interpretazione delle fonti del diritto ma il giudice (potere giudiziario). Dunque il cittadino che ritiene di essere stato danneggiato può benissimo rivolgersi al Tar, organo terzo e imnparziale, per vedere riconosciuti i suoi diritti.

    Ora, è innegabile, che un Paese membro, in base alle norme europee, non può negare il riconoscimento del titolo di odontoiatra conseguito in un altro Paese europeo, a patto che tale titolo sia menzionato nell'allegato V, punto 5.3.2, della direttiva 2005/36/CE, pena la violazione del diritto europeo.

    Ciò perché, in base al principio del "riconoscimento automatico" (art. 21 della direttiva 2005/36/CE), il legislatore europeo ha indicato a priori le "condizioni minime di formazione" ai sensi del quale un soggetto ha il diritto di poter svolgere automaticamente la professione in tutta Europa senza che lo Stato possa pretendere oneri di alcun tipo (misure compensative).

    Il regolamento ministeriale citato dallo studente Uax (riguardante le misure compensative) va applicato solo ed esclusivamente ai laureati, comunitari o extracomunitari, che non rientrano nel sistema di “riconoscimento automatico” in quanto sprovvisti di una delle lauree menzionate nella direttiva. Costoro rientrano infatti nel meno conveniente "regime generale di riconoscimento", che ha portata residuale (si veda l'art. 10, lettera b, della direttiva, che a sua volta rimanda all'articolo 36 della direttiva, che a sua volta rimanda all'articolo 34, il quale rimanda all'allegato V della direttiva 2005/36/CE).

    La faccio breve: se un Italiano consegue una laurea in un Paese extraeuropeo come l'India - per fare un esempio - dovrà sottoporsi a un esame ministeriale e potrà essere chiamato a ulteriori adempimenti, perché la sua laurea non è menzionata nella direttiva 2005/36/CE, ma se la sua laurea è contemplata nella direttiva suddetta, il cittadino non dovrà fare altro che allegare il titolo di studio e gli altri adempimenti richiesti (traduzioni, marche da bollo...) per ottenere l'agognato riconoscimento, senza possibilità di subire un diniego .

    2) L'Europa sta spingendo per una maggiore integrazione, specie in seguito allo scoppio di questa crisi economica. In futuro il riconoscimento dei titoli professionali sarà più semplice, non più complicato. Ma ragioniamo per assurdo e ipotizziamo che in futuro l'Europa decida di rendere più difficili i riconoscimenti. Ebbene, anche se ciò avvenisse, in ogni caso le nuove regole non avrebbero efficacia retroattiva, cioè non si applicherebbero agli studenti già iscritti, in virtù del principio dei "diritti quesiti".

    3) Non importa se una Università è pubblica o privata. Tanto per le une quanto per le altre valgono le stesse regole. Se lo Stato italiano provasse a discriminare le università private violerebbe il diritto comunitario.

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    Accetto volentieri le critiche ma, per favore, siete pregati di citare anche i riferimenti normativi o le sentenze. Altrimenti si rischia solo di fare disinformazione.

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  19. Ho citato tutto quello che hai visto! Ho un po di amici che sono venuti via con me per quello che ho segnalato prima...per ora so solo che la laurea conseguita in universita' private come la UAX non rientrano nel riconoscimento immediato perche' il programma e lo svolgimento degli esami e' leggermente diverso da quello italiano tra almeno 3 anni...ovvero da quando odontoiatria e' a 6 anni invece che 5...dunque non si puo sapere se uno studente che viene dalla UAX possa ora far riconoscere la laurea perche' non esistono ancora studenti che sono rientrati...dunque quello che dite e'aria fritta...In quel documento ci sono ragazzi che vengono proprio da universita' che ancora non si sono adeguate al programma italiano e al metodo di superamento degli esami (per intenderci uno studente UAX che effettua uno scritto a crocette mentre risulta orale l'esame italiano non puo essere convalidato per ovvie ragioni, se ha conseguito un monte ore inferiore a quello italiano deve effettuare l'adeguamento con i corsi integrativi) MAAA L'AVETE LETTA LA DIRETTIVA del luglio del 2010??

    ps. Anonimo FIRMATI! o hai paura?? io mi chiamo alessandro vagli...Dato che mi accusi di dire falsita'! di che universita' sei?? forse non fai neanche odontoaitria? che interessi hai a dire tutte queste cose???

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  20. Non per molto ma per un po ci sono stato in quell' universita' succhia soldi...e molti esami (ORA NEGATELO) sono a crocette!! IO ERO INORRIDITO! come si puo' prendere una laurea cosi...molti studenti NON facevano assolutamente niente! Mi dicevano...tanto paghiamo, figurati se ci bocciano!!! AHAH e noi stiamo ancora discutendo se e'una laurea! ahahah Giacomo byte hai ragione! infatti all'universita' pubblica NON c'e' nessun italiano perche' e' un universita' seria!!! allora GIUSEPPE e ANONIMO...spiegatemi perche'???

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  21. Facciamo un passo indietro, ringrazio Alessandro per aver voluto condividere la sua esperienza UAX, io ritengo che tutti siano liberi di perseguire i propri sogni liberamente, chi studia lo può fare per se stesso o solamente per ottenere un voto, ma è una cosa personale, discriminare a prescindere è sbagliato, la mia esperienza alla UEM è di professori preparati, buona organizzazione, di impegno nello studio, tanti non sono riusciti a passare gli esami, molti si sono ritirati, nessuno ha superato gli esami perchè tanto ha pagato la retta, chi lo credeva si è ritrovato parecchio deluso...e per fortuna non è così aggiungo io, alcuni arrivano dalla UAX, di cui ne dicono peste e corna, ma il punto credo sia la motivazione che ognuno ha, se ti prepari perchè vuoi studiare lo fai e basta, il sistema di valutazione spagnolo è differente, ma nessuno di noi lo ha scelto, ed è uguale per tutti italiani e spagnoli. Tu hai superato il test in Italia? Sei stato bravo, fortunato o magari entrambe le cose, però stai attento a giudicare, non credere che gli studenti di Odontoiatria in Italia siano degli eletti, i libri ed i professori trasmettono la cultura a chi li vuole leggere ed ascoltare, per il resto la differenza la farà il mercato, chi è bravo emergerà in ogni caso. Il riconoscimento del titolo... staremo a vedere cosa succederà.

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  22. Grazie Anonimo per il commento...non volevo fare polemica...solo sollevare un problema...magari tra 10 anni tutto si risolvera' al meglio :)

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  23. Il problema è distinguere un percorso serio da uno fasullo, es un odontotecnico abusivo con una società odontoiatrica va in Romania 1 volta al mese è diverso da un ragazzo di 20 anni che vive e frequenta. Magari tutti e due comprani gli esami oppure studiano ma una base differente c'è. L'odontotecnico o di 40 vuole regolarizzare una posizione scomoda e illegale , il tagazzo vuole coronare un sogno (peccato che è finita l'odontoiatria), quindi ritengo giusto verifiche molto strette da parte del ministero che ha l'obbligo e il dovere di tutelare il cittadino. Impedire il riconoscimento di un percorso fasullo è giusto caro Giuseppe anche se la legge dice il contrario, tutti i Romeni trasferiti in Italia hanno avuto il riconoscimento immediato
    MA se permettete è molto grave sottovalutare questi aspetti e non busogna sfruutare una legge con delle falle solo per regolarizzare finti dentisti. Mettetevi come pazienti in
    Manii di persone non preparate come reagireste voi se chi vi opera non ha adeguate conoscenze
    Mediche?

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  24. Ovviamente non posso che condividere questa opinione, non credo però che l'odontoiatria sia finita, al contrario, forse quella approssimativa che faceva guadagnare tanti soldi facilmente, adesso c'è stata un evoluzione incredibile in poco più di un decennio, e c'è più concorrenza... ma uno il lavoro lo sceglie per passione, non per il profitto che ne può derivare, io sono a favore dell'odontoiatria sociale, quindi il parere dell'Antitrust lo condivido. In ogni caso le stime degli odontoiatri che andranno in pensione nei prossimi dieci anni, o che comunque non potranno più esercitare per sopraggiunti limiti di età, sono incoraggianti. Io penso positivo.

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  25. Conosco medici dentisti che hanno 74 anni e ancora lavorano sono in pensione. È finita come professionalità, il paziente non guarda alla qualità ma al prezzo altrimenti non ci sarebbe il turismo odontoiatrico, conosco odontoiatri molto bravi con pochi pz e altri che si svendono con un margine di guadagno molto basso solo per lavorare. La visita gratuita, le cure paghi 2 prendi 3 , studi odontoiatrici al centro commerciale, dental discount ecc... Questa tu la chiami professionalità? È una branca medica svilita e demoralizzante, la passione che parli tu è diversa dalla realtà, come fa un ragazzo di 20 a capire se il lavoro gli piacerà? Dopo tanti sacrifici.........

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  26. Anonimo secondo te il numero chiuso a cosa serve?? a pagare meno tasse?? assolutamente no! era ed e' l unico modo per garantire ancora a molti odontoiatria giovani e studenti in generale una piu facile situazione lavorativa e occupazionale...se lo si aggira si distrugge tutto!!!! TROPPI DENTISTI!!! NON servono...il ministero e soprattutto l europa stanno cercando di limitare tutti questi studenti che vanno in universita' senza numero chiuso perche sono un suicidio per la libera professione e per la medicina in generale...TROPPI DENTISTI significa TROPPA CONCORRENZA...poco lavoro per tutti...pochi guadagni...poca qualita'...ecco perche lo fanno!...non e' anticostituzionale regolamentare i riconoscimenti...lo e' bloccarli...non regolarli!

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  27. Cro ex studente uax sai che gli esami con le crocette sono esami che si svolgono in tutto il mondo?
    Solo in italia esistono gli esami orali e sai il perchè? perchè da noi si fanno e si superano gli esami grazie alla non preparazione.
    Sai cosa significa BARONISMO?
    Sicuramente "si" Hi un modo di parlare particolare.
    Adesso ti invito a collegarti al sito: Ministero della Salute e verifica quanti ragazzi sono rientrati dalla Uax evendo avuto il titolo riconosciuto entro 90 gg.

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  28. Grazie alla non preparazione???? ti invito a riflettere molto su quello che scrivi prima di farlo...NON si puo leggere uno che scrive che chi non e' preparato supera gli esami orali..a me sembra un bel po piu' difficoltoso scusa se insisto, un esame orale da uno a crocette...in oltre gli esami scritti si eseguono anche in italia...ovviamente niente a che fare con quelli delle Uni suddette...e lo so per esperienza...se vai a dire in giro queste cose anonimo la gente ti ride in faccia e fai delle belle figure di m. :)

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  29. aro ex studente Uax, dici che "il ministero e soprattutto l'Europa stanno cercando di limitare tutti questi studenti che vanno in università senza numero chiuso perche sono un suicidio per la libera professione e per la medicina in generale". Hai ragione quando dici che il Ministero sta tentando questa strada. Peccato che l'Europa dica esattamente il contrario. L'Antitrust l'ha già detto chiaramente: limitare il numero degli odontoiatri sulla base di considerazioni occupazionali è contrario al diritto europeo.

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  30. Hai ragione giuseppe...spero che tu abbia capito da che parte stia...se sei preparato e bravo e' giusto che ti venga riconosciuta la laurea dopo tanti sacrifici...io facevo solo presente un problema...perche' tu sai anche quanto le leggi sono mutevoli...pensa se tra qualche anno con la crisi del settore si arrivasse a modificare anche la direttiva in modo categorico...molti studenti farebbero molta fatica a esercitare in italia anzi sarebbe un impresa...se lo stanno facendo gia adesso temo per quello che saraun domani...mi dispiace a me era stata raccontata cosi da persone informate su queste questioni burocratiche...non mi sto inventando tutto sia chiaro...tra l altro da persone che conosco...il mio era solo un avvertimento..un mettere la pulce nell orecchio...e far capire quello che si rischia facendo questa scelta...niente piu' :)

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  31. Ho apprezzato molto le tue osservazioni e credo che anche gli altri, dopo questo tuo ultimo intervento, la pensino come me.

    I dubbi sono utili perchè spingono a confrontarsi sui problemi. Le pulci nell'orecchio fanno bene, sempre. Dobbiamo invece spaventarci dei dogmi, che uccidono la mente e spingono ad abbracciare acriticamente verità preconfezionate.

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  32. Cari colleghi regolarmente laureati o iscritti in universitá italiane non scaldatevi cosí tanto su questo argomento che non ne vale la pena!
    Voi andreste mai a farvi curare da un medico laureato in spagana o romania che nn è stato in grado di superare i test d'ammissione in italia e con una preparazione mediamente inferiore?
    Che credibilitá potrá avere questo medico nei confronti di pazienti e colleghi?
    Sottolineo che non ho nulla contro i laureati nelle suddette universitá (ognuno nella sua vitá è libero di fare le scelte che vuole e io non sono nessuno per contestarle) è solo una mia riflessione, la stessa che mi ha spinto a studiare un anno prima dalla data del mio test e che mi ha fatto da subito scartare l'ipotesi di recarmi in romania o spagna nel caso in cui non fossi stato in grado di superarlo!
    Saluti

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    1. sono francesco
      sai che molti test in italia sono truccati per esempio a bari ... tu ti faresti curare da un dentista laureato in italia che entrato in quel modo.... inoltre ci possono essere odontoiatri extracomunitari piu bravi di alcuni italiani ...e ti rispondo per esperienza quello che studi al test centra poco con la professione

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    2. Caro Mario sei un emerito ignorante!!sono al quinto anno in spagna, sto facendo pratica clinica dal 4°!di otturazioni ne ho le p...e piene!tolgo regolarmente denti del giudizio semi inclusi chirurgicamente e trattiamo pazienti con protesi complete o parziali!
      non conosco nessuno, NESSUNO, che in italia abbia mai fatto cose del genere al quinto anno di odontoiatria!vorrei vederti con in mano una turbina o un bisturi per scollare gengive e levare ottavi inclusi se avresti le palle di incidere!riderei vedendo le tue manine tremare davanti al paziente!!
      non parlate a vanvera, informatevi e non sparate stronzate!!
      ci sono sicuramente studenti non in grado che riescono a laurearsi pur non essendo in grado, ma questo succede anche in italia!!
      studio odontoiatria per passione, i miei genitori non hanno nulla a che vedere nell'ambito sanitario!per il sistema italiano sono dovuto andare in spagna a studiare!!
      siete pregati di non sparare stronzate!e non fate i leoni dietro una tastiera!ragazzini...

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    3. Ciao Flo Flo mi potresti dare dritte riguardanti il mondo universitario in Spagna??? ..... ti lascio la mia email... (studentunical@libero.it) sperando in un riscontro positivo ti lascio 1 buonagiornata!

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  33. Caro Mario
    ma tu credi veramente che chi supera un test(che non ha niente a che fare con le materie di medicina e odontoiatria)possa fare la differenza fra un laureato in italia o in spagna????Stai prendendo un forte abbaglio!Ti assicuro che la UNI spagnola e in particolare l'UEM non solo è riconosciuta come rigorosa,come è stato anticipato dal collega di prima,ma fornisce una preparazione clinica e pratica,negli ultimi due anni,che qui in Italia ce la sognamo di notte.Non è un caso se conosco alcuni colleghi già laureati in Italia che non sanno tenere una turbina nelle mani e non solo...!!!ma se tu li senti parlare sembrano degli affermati professori universitari...peccato che quando li metti alla poltrona accanto ad un paziente non sanno fare un c....!Ti consiglio non solo di ricrederti,ma di non rilasciare falsi e fanatici giudizi!?!

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  34. Proprio arrogante come un futuro dentista.

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  35. ogeid non dare retta al collega o futuro (chissa) sono laureato in italia da 2 anni e credimi non solo non so tenere in mano una turbina ma sconosco la pratica il significato pratico dellaprofessione,pur ammettendo che di teoria noi laureati in italia ne sappiamo veramente tanta.

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  36. giacomo queste stronzate raccontale ad altri ma non qui in questo forum dove si vuole parlare seriamente.
    Comunque penso che sarai tu un fallito nella vita ma non solo in quella professionale.l'ANDI NON PUO' ASSOLUTAMENTE INTERVENIRE PERCHE' SONO DIRETTIVE EUROPEE QUINDI SMETTILA E PARLA DI ARGOMENTI COSTRUTTIVE..

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  37. DIMENTICAVO CI SARANNO CIRCA 100 ITALIANI ALLA PUBBLICA. INFORMATI PRIMA DI PARLARE

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  38. saranno dei futuri odontoiatri falliti, ma ognuno non insulti l'altro bensi che si segua la propria strada con competenza, capacita' e conoscenza.

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  39. http://www.laureafisioterapia.it/index.asp?utm_source=Google&utm_medium=Adv&utm_term=Cepu.Fisioterapia&utm_content=content&utm_campaign=1105.FisioterapiaGiovani&idm=108437

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  40. Anonimo, la conversazione e' finita da un po'. Ti consiglio caldamente di non insultare nessuno perche' nessuno qui lo sta facendo...con il rispetto per tutti, giacomo byte ha espresso il suo pensiero e la sua opinione e non credo che meriti i tuoi insulti. Tra l'altro quello che dici tu non e' affatto vero. In spagna alla pubblica ci sono pochissimi italiani! Saranno 100, come dici tu, ma in tutti e 6 gli anni di odontoiatria...te lo posso assicurare considerando che ho provato anche li! dunque numeri ben diversi a quelli dei 200 italiani nel solo primo anno a odontoiatria alla UAX...In oltre hai detto un altra inesattezza! Andi non e' organo politico...dunque tutti sappiamo che di per se non puo' fare nulla a livello burocratico, ma in questi ultimi anni date le problematiche della professione sta pressando l'unione europea insieme con altre organizzazioni sindacali per una maggiore ragolamentazione...e lo so perche ho alcun amici in andi...Questi sono i fatti...non parole..

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  41. E adesso magari mettiamoci a fare a chi piscia più lontano? Ma vi renedete conto che state parlando del nulla? Mi domando come può una persona permettersi di giudicare in modo così superficiale una carriera universitaria, i cui risvolti sono assolutamente personali, la storia di ogni studente è assolutamente personale, il suo impegno, i suoi voti, il suo metodo di studio, le sue motivazioni, ma cosa ne potete sapete voi degli altri, in giro ci sono tanti odontoiatri o medici chirurghi abilitati che sono delle bestie assolute e tanti invece bravi, che cazzo c'entra l'avere superato un test o aver sostenuto un esame a crocette o orale, importante è quello che ti resta nella zucca, quanto sei intelligente, quanto sei predisposto, quanta passione hai che ti spinge a studiare per tutta la vita, quanta manualità possiedi, quanto ti servirà questo per crescere negli anni, perchè odontoiatra lo diventi un giorno per volta, aver preso 18 o 30 ad un esame può non significare nulla, e se ti segano uguale...ma quanti anni avete voi che scrivete, ma il mondo del lavoro lo avete mai conosciuto, ma come potete pensare di essere migliori di altri, non avete ancora messo fuori il naso e già rompete le balle. Ma che ogniuno pensi a diventare bravo, a restare umile e non credete di essere dei fenomeni a priori, perchè poi il banco di prova rimane sempre il riunito con seduto un paziente sopra, che abbiate studiato in Italia o in Spagna, io consiglierei di aspettare il confronto con la realtà, poi magari parlare, ma fino ad allora le ali dovrebbero essere tenute basse, siete studenti non ve lo dimenticate, siete all'università per imparare, e allora imparate anche a rispettare, specialmente quello che non conoscete. Fenomeni...

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  42. Hai ragione Anonimo! Quello che dovrebbe contare e' la bravura, la capacita' personale! Ma Se noi ci basassimo SOLO su quello l'odontoiatria come la conosciamo gg scomparirebbe...L'OMS ha stipulato il corretto rapporto dentista/Abitante che dovrebbe essere di 1/2000...ma gg in italia e' 1/1000 (1/700 in liguria)!!!! HAI CAPITO? se continuassimo a sfornare nuovi dentisti senza una regolamentazione appropriata (numero chiuso in tutte le universita') si creerebbe una saturazione tale di mercato che la maggior parte degli odontoiatri sarebbe disoccupata!!! TU VUOI QUESTO? in Svezia si chiusero le facolta' di odonto per qualche anno perche avevano visto che c era un esubero di dentisti...e non rimanere scandalizzato per questo!! e' la stessa cosa che si fa con le specializzazioni mediche! e anche odontoiatria lo e' tutto sommato! per quelle mediche i posti disponibili sono tali in base alla richiesta reale di mercato ed e' giusto che sia cosi!!!!!!!! Pensa se fosse il contrario magari si creerebbero centinaia di persone solo a dermatologia solo perche e' la piu ambita mentre si trascurerebbero le altre e si avrebbe un deficit! HAI CAPITO PERCHE' E' IMPORTANTE REGOLAMENTARE? ti faccio un altra riflessione> tanti dentisti sul mercato, troppa concorrenza, tanta disoccupazione diffusa, quelli che hanno i soldi vanno all estero, quelli che no li hanno rimangono a morire in Italia...BEL futuro Anonimo!

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  43. Ma insomma, non te lo ha mica prescritto il dottore di iscriverti alla facoltà di odontoiatria, se il mercato sarà saturo vorrà dire che ti scegli un altro mestiere, un pò come non riuscire a superare il test e fare un altra facoltà, perchè io si e tu no o viceversa? La legge, capirai, dice solo che i posti sono regolamentati dalla capacità recettiva degli atenei, e allora? Una legge è fatta dal legislatore, può sbagliare, e poi è stata interpretata in modo così restrittivo sempre dagli uomini che a loro volta possono sbagliare. Il test è iniquo punto. Studiare all'estero è legale, come come lo è la restrizione del test di ingresso, attualmente è così. Paura della concorrenza amico? Se fossi in te sarei più spaventato dalla fabbrica Vitaldent che ha colonizzato il paese Italia. Ma tu puoi sempre cambiare mestiere se hai il timore di non farcela.

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  44. La verità è che l'Italia è un paese fatto di gente che preferisce speculare sul prossimo piuttosto che rispettare con senso civico i cittadini che NON aderiscono alla casta.
    La differenza tra Spagna e Romania è assolutamente inesistente a livello legislativo e pratico.
    A livello economico invece in Spagna le spese da affrontare presso le private sono altissime, in Romania sono alte in proporzione allo standard di vita romeno, ma non corrispondono neanche ad 1/10 di quel che costano nella stessa Spagna...ed attenzione perchè non tutto è oro ciò che luccica.
    Io parlo da studente che ha vissuto e vive in prima persona tutta questa situazione, e vi assicuro che alcune università spagnole tanto accreditate, e voglio specificare al collega che è stato alla UAX che NON mi riferisco nello specifico alla sua università di provenienza, sono solo fumo negli occhi! Rette altissime e offerta di strutture scadente.
    Quel che posso dire invece della Romania è che non ci si puo' aspettare lo standard di vita italiano o spagnolo, ma le strutture per lavorare ci sono eccome. Non avrete un riunito stellare multiaccessoriato a disposizione ma sicuramente di ultima generazione (2 anni di vita quindi nuovo).
    Ma sapete la cosa piu' ridicola qual'è ?
    In italia la pratica è inesistente!
    Quando il sottoscritto frequentava in 4o anno e si cimentava SU PAZIENTI COSCIENTI E CONCORDI nella pratica di odontoterapia conservativa (carie e ablazione tartaro manuale) e di chirurgia orale (estrattiva + anestesie chiaramente) , i miei colleghi italiani (esattamente parlo della federico secondo di napoli) appena laureati mi dicevano : beati voi, noi abbiamo assistito solo una volta al poclinico ma non ABBIAMO MAI AVUTO LA POSSIBILITA' DI FARLO IN PRIMA PERSONA.
    Con questo ho DETTO TUTTO sull'ipocrisia che c'è e la demenza di determinate persone nel disconoscere i titoli esteri.
    Oltretutto c'è da dire che io sono figlio di medico chirurgo/dentista...e come sapete tutti la formazione di oggi di un'odontoiatra è decisamente superiore (dal punto di vista odontoiatrico) a quella di un medico che ha preso poi,tramite specializzazione e NON, la strada dell odontoiatria..poichè in italia la facoltà di odontoiatria è nata quando negli altri stati esisteva invece DA SEMPRE.
    Se non per interessi politico-economici-speculativi mi spiegate perchè c'è questo ostruzionismo ?
    Dove possono, rimandano a cause e ricorsi...dove NON possono, per motivi apparentemente non comprensibili a noi poveri mortali che ci sacrifichiamo per anni a farci un sedere così, allora convalidano...guarda caso dalla spagna sembra che problemi ce ne siano molti di meno.
    E QUESTO SIAMO , W L'ITALIA !

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  45. Vorrei fare una precisazione in merito a quanto tutti avete scritto.
    Quello che c'è scritto nelle DIRETTIVE non è legge e non sono normative, SONO DIRETTIVE.
    Se fossero state obbligatorie da rispettare probabilmente non si sarebbero chiamate così!

    Detto questo, non è il mio campo la legislazione ed i suoi termini, ragiono come una persona che intende ottenere quello per cui si è sacrificata.

    Inutile scrivere che le università sono buffonate, esami a crocette,orali ecc ecc
    a livello legislativo se il ministero di riferimento accorda a quell'università l'accreditamento europeo di cui in quelle direttive si parla, allora quello che voi farete all interno è tutto RICONOSCIUTO. Che sia semplice da sostenere l'esame o che sia estremamente difficile, orale, scritto ecc ecc son tutte cose che in realtà fregano solo a noi che frequentiamo...perchè se proprio vogliamo essere sinceri ogni università diventa ANARCHICA in questo campo.
    Gli esami si sono sempre sudati, rubati, comprati, ottenuti tramite conoscenze OVUNQUE, ma non lo dico io, lo dice il telegiornale tutti i giorni e nessun altro perchè a NESSUNO CONVIENE.

    Quindi non venitemi a dire che Una qualsiasi univ. Italiana, prestigiosa o meno sia piu' o meno difficile di un'altra perchè la minestra è uguale ovunque, BASTA CONSIDERARE CHE HAN PASSATO I TEST DI ODONTOIATRA (scandalosamente improponibili ma questo è un altro discorso che non è il caso di affrontare, perchè sappiamo tutti quanti anni aveva Garibaldi quando si è fatto la barba la prima volta, vero? ma soprattutto ti occorre saperlo per essere odontoiatra?! è sinonimo di una cultura generale piu' vasta forse?!) PERSONE E CONOSCENTI CHE SON FIGLI E PARENTI "DI..." CHE INDIVIDUALMENTE NEANCHE PARLANO ITALIANO E VALGONO ZERO.

    E perchè 700 posti annuali ? Che significa che il mercato è saturo?
    Allora io magari che sarei un favoloso ingegnere devo fare , non so, il biologo perchè ci sono troppi ingegneri? Ma che discorso è ?

    Qualcuno ha citato L'Aquila....altra immensa incongruenza! Un'altra dimostrazione di Anarchia da parte delle Università che per prendere denaro han accettato alla cieca persone da ovunque....li' invece tutto è stato riconosciuto alla velocità della luce vero ?

    La realtà è che siamo un paese di fessi, perchè se avessimo noi le università private con quelle tasse, invece di regalarle agli altri stati li avremmo noi quei fondi per svilupparci e colmare tante lacune.

    E' chiaro che si tratta di ostruzionismo da parte di persone che il cervello ce l'hanno come una caramella.

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  46. ANDATE A STUDIARE ED ENTRATE IN COMPETIZIONE CON I COLLEGHI PERCHEì SOLO QUESTO FARA' CRESCERE TUTTI E SOLO IN QUESTO MODO SI DISTINGUE IL PIU' BRAVO.
    FIRMATO ODONTOIATRA

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  47. Anomino, non vorrei spegnere facili entusiasmi, ma lavoro da 4 anni. In realtà guadagno pochissimo, le percentuali per il lavoro come collaboratore sono intorno al 30%. Inoltre si parla del 30% su conservativa, igiene ed endodonzia, cioè settori che comprtano lavoro anche piuttosto impegnativo e poco remunerativo. I lavori di protesi difficilmente sono proposti. Aprire uno studio privato è per me impensabile: le banche, senza reddito fisso, non vogliona darmi credito sufficiente. con il lavoro devo mantenermi: non ho disponibilità economica sufficiente a frequentare costosissimi corsi. Le offerte lavorative, per i laureati in questo campo, sono pochissime e vengono, nel 95% dei casi dalla Vitaldent... Un'enorme azienda odontoiatrica low cost che tende a dare percentuali bassissime (tra il 25 ed il 30% a seconda dell'anno di laurea) a fronte di prezzi già bassi.
    Tirando le somme:
    1. Guadagno meno di un impiegato
    2. L'introito è oscillante, alcuni mesi rischio di non riuscire a pagare affitto e bollette.
    3. Il lavoro è duro e stressante
    4. Le banche non mi fanno credito per comprare macchinari ed aprire uno studio. Figurarsi un mutuo per una casa dove andare a convivere.
    Temo che, senza aiuti da parte della famiglia, la musica sia MOLTO diversa da quella che descrivi.
    La CONCORRENZA E' DIVENTATA INSOSTENIBILE!!!! SIAMO IN TROPPI!!!!!! io sono la cartina al tornasole del vero andamento di un laureato in questo settore, ed è pessimo. Sono proprio preoccupato.Non vorrei spegnere facili entusiasmi, ma lavoro da 4 anni. In realtà guadagno pochissimo, le percentuali per il lavoro come collaboratore sono intorno al 30%. Inoltre si parla del 30% su conservativa, igiene ed endodonzia, cioè settori che comprtano lavoro anche piuttosto impegnativo e poco remunerativo. I lavori di protesi difficilmente sono proposti. Aprire uno studio privato è per me impensabile: le banche, senza reddito fisso, non vogliona darmi credito sufficiente. I miei genitori sono morti, per cui con il lavoro devo mantenermi: non ho disponibilità economica sufficiente a frequentare costosissimi corsi. Le offerte lavorative, per i laureati in questo campo, sono pochissime e vengono, nel 95% dei casi dalla Vitaldent... Un'enorme azienda odontoiatrica low cost che tende a dare percentuali bassissime (tra il 25 ed il 30% a seconda dell'anno di laurea) a fronte di prezzi già bassi. Inoltre si parla, in tutti i casi, di lavoro ad alto stress, i datori scaricano la responsabilità in toto a chi esegue la prestazione, con il vantaggio di pagarti soltanto se effettivamente FAI e tenersi i lavori ad alto introito. Come se la banca pagasse gli impiegati in base agli accessi allo sportello, invece che a stipendio fisso.
    Tirando le somme:
    1. Guadagno meno di un impiegato
    2. L'introito è oscillante, alcuni mesi rischio di non riuscire a pagare affitto e bollette.
    3. Il lavoro è duro e stressante
    4. Le banche non mi fanno credito per comprare macchinari ed aprire uno studio. Figurarsi un mutuo per una casa dove andare a convivere.
    Temo che, senza aiuti da parte della famiglia, la musica sia MOLTO diversa da quella che descrivete. Voi tornate a casa e non dovete pagare da mangiare, bollette, affitto e magari papà vi paga il corso. Ma io sono la cartina al tornasole del vero andamento di un laureato in questo settore, ed è pessimo. Sono proprio preoccupato. E tu mi vieni a parlare di LIBERA CONCORRENZA E LIBERO MERCATO!????
    AMONIMO ti prego!! a parte il fatto che parli parli e non scrivi neanche nome e cognome, hai PAURA FORSE?!! un bel po di coda di paglia te lo dico io DAI! Te non sai assolutamente nulla del mondo odontoiatrico! sei UN BEL FIGLIO D'ARTE, senza offesa, che non sa veramente quali siano i problemi del settore odontoiatrico! ahahah Spero proprio che non dovrai mai ad avere a che fare con queste problematiche...cambieresti subito idea, e la smetteresti di essere cosi arrogante! XD

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  48. Dunque Anonimo, la vera realta' e' bel altra da quella che vai dicendo...TANTA CONCORRENZA NELL' AMBITO SANITARIO...non e' quella che dici tu! Va bene per un discorso commerciale! SIAMO COMMERCIANTI FORSE??? SIAMO MEDICI del cavo orale o odontoiatri come si dice...MERITIAMO piu rispetto e soprattutto piu' tranquillita' per fare un lavoro difficile senza dover pensare di non arrivare a fine mese!

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  49. Due precisazioni.

    1) Mi dissocio assolutamente dalle critiche mosse alle università pubbliche o private menzionate in questo blog. Ritengo che sia sbagliato affermare che l'Uax o le altre università d'Europa non forniscano una preparazione adeguata allo svolgimento della professione, visto che sono accreditati presso i rispettivi Governi.

    2) L'anonimo del 20 ottobre, in uno delirio di onniscienza, afferma che "Quello che c'è scritto nelle DIRETTIVE non è legge e non sono normative, SONO DIRETTIVE. Se fossero state obbligatorie da rispettare probabilmente non si sarebbero chiamate così!".

    Ribadisco che le direttive europee - come è ampiamente noto - sono obbligatorie e che prevalgono sulle leggi italiane (sic!).

    http://europa.eu/legislation_summaries/institutional_affairs/decisionmaking_process/l14547_it.htm

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  50. bravo giuseppe! Mi sembra che tu sia veramente una persona affidabile. Non come quell'anonimo! (Firmarsi anonimo mi sembra poi da bambinetti in un blog dove si vuole parlare tranquillamente)...E ritengo tra l'altro molto verosimile l'esperienza dell'exstudente. Tante altre persone mi hanno riferito le sue stesse parole.

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  51. Anonimo sei veramente ridicolo! Ma come fai a dire tra i tuoi tanti deliri:"purtroppo l'universita' italiana non riesci a trasfemmete a voi ragazzi le competenze le capacita' e le conoscenze. non è u insulto ma un dato di fatto"????
    In italia non si fará molta pratica ma si fa tanta teoria che nella nostra professione é di primaria importanza! La manualitá la si acquisisce col tempo la teoria no, ed é proprio questa la differenza tra un odontotecnico abusivo cn anni di pratica alle spalle e un Odontoiatra!!
    Mi sembra di aver capito dai tuoi commenti che hai studiato in spagna, scommetto che sei andato lí sicuramente perché é una universitá migliore mica perché non hai superato i test in italia!
    Evita di fare come la volpe che non arriva all'uva
    E soprattutto dici di essere laureato da alcuni anni ma questo commento me lo aspetto piú da uno studente del 3 anno al max che da un professionista che sa benissimo che le lacune pratiche che lascia l'universitá vengono colmate in ben pochi mesi di lavoro!
    Ciao

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  52. le lacune pratiche che lascia l'universitá vengono colmate in ben pochi mesi di lavoro?
    caro futuro collega sei fuori strada io ho studiato in italia ma colleghi laureati alla uax ti assicuro che conoscono benissim la teoria e praticamente riescono ad eseguire avulsioni di denti in disodontiasi e parlo dei 3molari.

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  53. Anonimo vedi che sono laureato da 3 anni e ti assicuro che nonostante all'uni non abbia mai fatto neanche una carie, nel giro di 1 anno di lavoro sono diventato quasi totalmente autonomo e questo grazie alla cultura che mi ha lasciato l'universitá sapienza di roma!
    E se tu sei realmente laureato avrai constatato da solo che le lacune pratiche si supperano relativamente presto, non con poche difficoltá, ma si superano!
    Se all'uni ad esempio non hai studiato la patologia o l'anatomia (nessun riferimento alle uni straniere) voglio vedere se le impari sul campo!

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  54. Sapete che fa male sentire così tanta rabbia in persone che ancora stanno studiando o che sono neolaureate?State facendo una gara a chi si lamenta di piu', sembrate un branco di cani con la bava alla bocca, io spero in un futuro migliore, ho fiducia in tutto quello che faccio e poi vada come vada, d'accordo che le opinioni sono come le palle ogniuno ha le sue, pero'voi siete disarmanti nel vostro discorrere sempre nello stesso solco. Io auguro buona fortuna a tutti ed esco da questa polemica virtuale, si allontana troppo dalle motivazioni che mi hanno spinto a scegliere odontoiatria. Siate giovani e coraggiosi colleghi. Due cose soltanto 1) Nessuno al mondo puo' negare ad una persona di seguire le sue inclinazioni naturali, e se uno vuole studiare odontoiatria lo deve poter fare 2) Chi denigra le universita' private spagnole, ed io parlo per la UEM, si puo' lavare la bocca con il sapone quando vuole, e questo vorrei fosse chiaro a tutti. Amen.

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  55. Anonimo sbagli ancora! Vedi non e' vero! non si puo' dare a tutti la possibilita' di fare odontoiatria! e' giusto che ci sia una selezione, seppur iniqua lo ammetto, ma qualsiasi selezione! PENSA al mercato del lavoro! tu VUOI la disoccupazione??? non servono cosi tanti dentisti! come non servono cosi tanti ginecologi, o oculisti o otorinolaringoiatri! E' giusto cosi! e per questo in tutte le specializzazioni mediche c'e' un test di ingresso che altro che medicina e odontoiatria! Questo e' importante se no nessuno avrebbe lavoro! Te lo dico perche mia madre e' avvocato! ormai il loro lavoro o il lavoro di un giovane avvocato e' compromesso! CE NE SONO TROPPI e la richiesta e tremendamente inferiore alla quantita' di avvocati sul territorio! Noi forse ancora per poco ci salviamo ma solo per quel benedetto test di ingresso che per poco ci aiuta e ci da qualche speranza lavorativa. Ti invito a cliccare un po sul web e scorrere qualche forum in giro...ad esempio mettendo come parole chiave FUTURO NERO dell'odontoiatria, disoccupati e miriadi di laureati all'estero. TU sai proprio poco di quella che e' la nostra tragica situazione. Vivi di speranze e sogni nel tuo bello studio...GUARDA QUI http://www.odontoconsult.it/News/2011/aprile/E_se_hanno_ragione_entrambi.aspx

    Questo link ti fa capire bene cosa vogliano dire tutti quei laureati all'estero in Spagna e in romania per me per te...e per tutti gli operatori del settore...la situazione CARO IL MIO ANONIMO che non vuoi capire, e' catastrofica

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  56. L'ambiente lo conosco meglio di te , ma comunque l'ipotesi di odontoiatri disoccupati e' inverosimile, io non ne conosco nemmeno uno almeno, ce ne sono che guadagnano come un impiegato lavorando un giorno e mezzo alla settimana magari,ma e' sempre di piu' di un call center, quindi finiscila di lamentarti.

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  57. Anonimo devi renderti conto dei problemi del settore! APRI GLI OCCHI! se non iniziamo adesso a unirci e risolvere i piccoli problemi, tra qualche anno (NON TANTO TARDI) ci sara' un inevitabile saturazione del mercato dovuto a tutti i problemi che ti ho elencato prima> troppi dentisti troppa concorrenza diminuzione drastica della pazientela diminuzione ancora piu drastica delle patologie orali (nessuno ha piu carie distruttive)...ATTENTO questo non lo dico solo io ma tanti colleghi dentisti che da qui a qualche anno hanno ipotizzato un futuro nero e che fortunatamente stanno facendo "qualcosa" per cercare di evitare la profonda crisi...UNA DELLE SOLUZIONI che ci e' rimasta e' proprio la regolamentazione degli accessi! Forse l unica!...IO MI LAMENTO? inizia a farlo anche tu! Vedrai che andra' meglio e non incorrerai in frasi come: "lo sapevo e non ho fatto niente" perche' se siamo messi cosi male e' purtroppo grazie a gente come te...CORDIALI SALUTI
    Odontoiatra felice del suo lavoro ma incazzato nero

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  58. CARLO MA SEI CATASTROFISTA?
    DA ODONTOIATRA TI POSSO SEMPLICEMENTE DIRE CHE, IL CAVALLO SI VEDE A UNGO PERCORSO, QUINDI STUDIA,, LAVORA SEGUI I CORSI DI AGGIORNAMENTO SERII, ED ENTRA IN COMPETIZIONE CON I COLLEGHI. PERCHE' TU VORRESTI GUADAGNARE LAVORANDO CON POCA PREPARAZIONE E POCHI SACRIFICI E BENE NON E' QUESTA L'ODONTOIATRIA DEL DOMANI.

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  59. FUTUTO NERO PER GLI ODONTOIATRI?
    ABBIAMO 32 DENTI PER 60 MILIONI TIRA UN PO' LE SOMME

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  60. MA COSA DICI?? Anonimo, secondo te io vorrei "GUADAGNARE LAVORANDO CON POCA PREPARAZIONE E POCHI SACRIFICI"?? In ogni mestiere e' necessaria preparazione e sacrificio prima di tutto...questo deve pero' essere ripagata dalla presenza di lavoro!! Quando manca perche' la gente non viene, perche hai la vitaldent che fa le igieni dentali gratis, perche si e' in troppi perche il rapporto ideale e' 1 a 2000 e qui siamo a 1 a 800, perche con tutti questi fattori il catastrofismo e' relativo...il tuo disinteresse per queste problematiche mi fa rabbrividire...vai in giro sul web...sui forum etc...leggi i commenti e capirai che non dico assurdita' ma semplici verita'

    RispondiElimina
  61. Anonimo:
    "FUTUTO NERO PER GLI ODONTOIATRI?
    ABBIAMO 32 DENTI PER 60 MILIONI TIRA UN PO' LE SOMME"
    23 ottobre 2011 10:26

    questa é proprio una grandissima ca....ta!!!!!

    In tutti i post sottolinei che sei laureato ma ti ripeto queste cose me le aspetto da uno studente che non conosce o che conosce poco il mondo del lavoro!

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  62. In questi "forum" ci sono numerosi anonimi, tanto per chiarire che è sempre il solito che si esprime...

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  63. Scusate, che NON è sempre lo stesso anonimo che si esprime...

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  64. e allora mettete in vostro nome, genietti del male! :)

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  65. VOI ODONTOIATRI CHE VI PREOCCUPATE LEGGETE CON ATTENZIONE E INVECE DI SPARLARE I VOSTRI COLLEGHI ITALIANI CHE STUDIANO ALL'ESTERO.
    RIFLETTETE PRIMA DI PARLARE

    I MEDICI STRANIERI IN ITALIA

    È un esercito in continuo aumento quello dei camici bianchi di nazionalità non italiana: 15 mila tra medici e dentisti iscritti agli Ordini italiani. Un numero cresciuto del 30% in dieci anni: sono passati dai 10.900 di gennaio 2001 ai 14.737 di oggi.

    Sono in maggioranza uomini, tallonati da un’avanzata di giovani donne. Mille arrivano dalla Germania, 868 dalla Svizzera, 864 dalla Grecia, 756 dall’Iran. Ma ci sono anche, unici rappresentanti in Italia, medici di Paesi quali: Giamaica, Taiwan, Gibuti, Nuova Zelanda, Tagikistan. È quanto emerge dall’analisi sui camici bianchi nati all’estero e iscritti agli Ordini dei medici e degli odontoiatri italiani, elaborata dal Servizio Studi Previdenziali e Documentazione dell’Enpam, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza della categoria.

    Sono soprattutto pediatri, medici di famiglia, ginecologi e specialisti che operano nell’area dell’emergenza. Oltre 800 hanno meno di 30 anni e sono soprattutto donne: 530 su 851. Ma anche nella fascia d’età tra i 31 e 40 anni i Camici rosa prevalgono: 1.880 su 3.026. Gli oltre 4 mila medici tra i 40 e i 50 anni sono invece divisi equamente tra maschi e femmine (2.240 contro 2.098). Gli uomini sono poi circa il doppio tra i camici bianchi che vanno dai 51 ai 60 anni (2.795 contro 1.436). Nella fascia d’età tra i 61 e i 70, 1.097 sono uomini e 402 donne. Quasi tutti uomini i medici over 70: 606 su 783.

    E ancora, i 15 mila medici stranieri lavorano soprattutto nelle regioni del Nord. Si concentrano in particolare in Lombardia (2.588), Veneto (1.425) Emilia Romagna (1.408) e Piemonte (1.019). Tanti anche gli iscritti agli Ordini professionali del Lazio (2.303). I medici di origine straniera iscritti in Toscana sono invece 927, divisi a metà: 464 uomini e 463 donne. Nelle regioni del Sud diventano invece una rarità: in Basilicata sono 71 e in Molise 63. Spicca a livello regionale il dato del Trentino Alto Adige, dove c’è una elevatissima concentrazione di medici stranieri: ben 543. Tanti se paragonati a quelli della più popolata Campania dove i medici e i dentisti nati all’estero sono 677.

    Gli Ordini provinciali con il maggior numero di medici stranieri iscritti sono quelli delle grandi città: Roma (2.038) e Milano (1.116) su tutte. Segue Torino con 647 professionisti iscritti. Seguono Padova (499) e Bolzano (400). Più di Firenze (355), Genova (285), Napoli (316) e Palermo, dove risultano iscritti solo 159 professionisti stranieri.

    Numeri destinati a lievitare in tempi brevi. “Se le iscrizioni annuali a Medicina continueranno a essere 6.200 l’anno, presto l’Italia avrà un gran bisogno di camici stranieri", ha dichiarato Foad Aodi, palestinese, Presidente dell’Associazione medici di origine straniera in Italia. Secondo le stime nei prossimi 7 anni, il numero aumenterà di circa il 40%.

    Il 65-80% lavora nel privato perchè senza la cittadinanza i medici extracomunitari non possono fare concorsi pubblici e questo ha impedito a molti di inserirsi veramente. A lavorare nel pubblico sono principalmente gli stranieri arrivati tra gli anni ’60 e ’80: provengono da Iran, Grecia, Palestina, Giordania, e si sono laureati e specializzati in Italia ottenendo in buona parte la cittadinanza. Però Il 5% non lavora e circa il 30% ha contratti part-time.

    In generale i professionisti stranieri sono soprattutto pediatri, medici di famiglia, ginecologi e specialisti che operano nell’area dell’emergenza. Lavorano soprattutto nelle cliniche private, in quelle a lunga degenza, nei centri di fisioterapia e riabilitazione e all’interno dei laboratori di analisi.


    Roma 27/06/2011

    27/06/2011 10:04 - Autore: a cura di Pino Cinti - Centro Studi e Documentazione FNOMCeO

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    1. nel mondo si usano i test scritti perchè sono infallibili statisticamente.. uno può sculare un paio di risposte ma su 50 quiz nn sculi.. (ved USA) pero' a differenza delle nostre belle univ. italiane saltano l'orale (qui serve solo a far passare gli amici degli amici...)per dare spazio alla pratica (impianti, orto, cure canalari etc. etc. )sin dai primi anni..
      quindi alla fine se prendi un americano di 26 anni ti puo' fare un impianto o un cura canalare.. un italiano se nn fà un master ti riduce come jack lo squartatore...

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  66. Bene ragazzi, anonimo ha capito perfettamente il discorso che abbiamo scritto e che gli abbiamo faticosamente fatto cercare di capire. OHHHHH Anonimo??? per piacere rileggi attentamente quello che ti abbiamo spiegato?!!! Il commento che hai scritto tu e' totalimente fuori luogo. Qui si parla di STUDENTI ITALIANI CHE SI LAUREANO ALL' ESTERO IN UNIVERSITA' PRIVATE CHE NON HANNO IL TEST DI INGRESSO, IN MODO TALE CHE AGGIRANDO L'OSTACOLO RIESCANO POI AD EREDITARE LO STUDIETTO DEL PAPI tornando in italia! e sono al 70% odonotoiatri...che faranno concorrenza a te, a me e a tutti quelli che faticosamente si sono sbattuti il culo per un test di merda che ormai praticamente non conta piu niente con questo giochetto! BELLO! CHE FELICITA'... Tu parli proprio come uno di loro sai! anzi secondo me lo sei! NESSUNO odontoiatra italiano studente in universita' italiane A NUMERO CHIUSO parla come te...CARO aninimo

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  67. Bene ragazzi, anonimo ha capito perfettamente il discorso che abbiamo scritto e che gli abbiamo faticosamente fatto cercare di capire. OHHHHH Anonimo??? per piacere rileggi attentamente quello che ti abbiamo spiegato?!!! Il commento che hai scritto tu e' totalimente fuori luogo. Qui si parla di STUDENTI ITALIANI CHE SI LAUREANO ALL' ESTERO IN UNIVERSITA' PRIVATE CHE NON HANNO IL TEST DI INGRESSO, IN MODO TALE CHE AGGIRANDO L'OSTACOLO RIESCANO POI AD EREDITARE LO STUDIETTO DEL PAPI tornando in italia! e sono al 70% odonotoiatri...che faranno concorrenza a te, a me e a tutti quelli che faticosamente si sono sbattuti il culo per un test di merda che ormai praticamente non conta piu niente con questo giochetto! BELLO! CHE FELICITA'... Tu parli proprio come uno di loro sai! anzi secondo me lo sei! NESSUNO odontoiatra italiano studente in universita' italiane A NUMERO CHIUSO parla come te...CARO aninimo

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  68. Vorrei farvi notare un piccolo particolare: se non viene arginato il fenomeno migratorio dei ragazzi italiani che vanno a studiare in spagna e romania per aggirare il test ( circa 200 all'anno) in italia si avrá una ulteriore riduzione del numero dei posti disponibili a concorso e questo, caro anonimo studente spagnolo, ti sembra giusto?
    Una curiositá: quando torni in italia lo hai il coraggio di appendere al muro dello studio la laurea estera in un domani dove tutti sapranno che chi si laurea in odontoiatria all'estero lo fa solo perché non ha superato il test????

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  69. Ma con orgoglio caro mio, perchè mi stò facendo un culo così! Questa è bella, tutti i ricorsisti che sono entrati in Italia con i vari magheggi allora si dovrebbero vergognare del loro diploma appeso? E i ripescati? E i raccomandati? Ma io vorrei sapere cosa ti da la convinzione di essere migliore di un altro, devi essere veramente molto intelligente evidentemente. In ogni caso la differenza la farà il mercato, arrenditi, io non ne ho paura, forse tu si.

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  70. Aahahahah Gaetano! l'abbiamo sgamato! ahahah si riconoscono subito questi! sono tutti uguali! ahah Caro anonimo, ti annuncio che in italia io te e tutti i giovani dentisti del futuro sono nella merda fino al collo...solo che io ho speso 3000 euro all anno per studiare e prendere una laurea dopo la selezione, prevista per la legge ITALIANA, che ogni uni privata (perche le migliori uni private hanno il test, vedi san raffaele Cattolica) e pubblica organizza per tutti gli italiani e per gli stranieri ogni anno! Te invece avrai speso piu di 20000 euro all'anno per una laurea che rischia in un futuro non molto lontano di non essere completamente regolare, date le pressioni che si stanno facendo all'europa per intervenire sul fenomeno...tu dici "tutti i ricorsisti che sono entrati in Italia con i vari magheggi allora si dovrebbero vergognare del loro diploma appeso? E i ripescati? E i raccomandati"....Certo te sei proprio come loro...ahah solo che il tuo modo in questo sistema di merda e' legale il loro no! Salutami i dottorini spagnoli! ci vediamo tra qualche anno Cari...spero proprio di vedervi in faccia! ahahah

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  71. ahahah siete fantastici!

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  72. Anonimo tu non sei ridicolo come ti ho detto in un post, sei il ridicolo! E non dire agli altri "stai zitto" che dopo tutte le cose che hai detto e le figure barbine che hai fatto faresti meglio a tacere! Un piccolo esempio: prima dici di essere laureato ma da come parli nessuno ci ha creduto e infatti hai ammesso di essere studente, poi dici che le uni spagnole sono meglio delle italiane, chiami tutti ragazzini e poi il primo sei te, dici l'ambiamte lavorativo lo conosco e poi sei ancora all'uni ecc ecc! Impara a rispettare gli odontoiatri e futuri odontoiatri italiani che hanno tutto il diritto di porsi interrogativi sul loro futuro!

    Infine rispondo alla tua domanda vuoi sapre cosa mi fa pensare di essere piú intelligente di te: il fatto che io ho superato il test e tu no!
    Ciao studente

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  73. E infatti lo hai dimostrato quanto sei intelligente ed arrogante, uno cosi' intelligente da aver superato un test a crocette di cultura generale non dovrebbe poi aver paura della concorrenza di colleghi spagnoli ,ma tu non mi conosci e quindi che cazzo parli, ci vedremo stai tranquillo, nel frattempo cerca di imparare a lavorare e ad essere un po' meno coglione.

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  74. cari colleghi studenti italiani e colleghi studenti italiani in spagna vorrei ricordare a tutti voi che le migliori scuole di medicina in generale sono proprio in spagna. Bsta guardare oculistica - dermatologia- architettura.- ingegneria- forense- ecc.
    vorrei dire a tutti voi che la preparazione universitaria' è uguale ovunque perche' si seguono dei programmi europei (per vostra informazione) lo studente che parlava di crocette e cosi via posso dire che ogni stato membro svolge il proprio esame con diligenza quindi il max della preparazione.
    dobbiamo essere orgogliosi dei colleghi che con sacrificio studiano fuori e dopo tutto sapete che i migliori master di odontoiatria sono proprio in spagna?
    informatevi e parlatene con i vostri Professori che piu' di oi conoscono e capiscono la realta'.Sapete che i figli di Professori e Primari Italiani studiano e si specializzano in Spagna?
    Deficienti informatevi e dopo parlate

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  75. Per ex<studente uax secondo me tu non sei mai stato in unaula universitaria SPAGNOLA

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  76. condivido anonimo che ha scritto il 25 ottobre.

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  77. carlo non hai capito un cazzo.
    quello che ho scritto vuole dire che noi anziche' essere orgogliosi dei colleghi che studiano all'estero per rientrare nella sua amata terra diamo spazio ai colleghi provenienti dai paesi lontani extraeuropei.
    leggi bene e commenta con diligenza se sei capace altrimenti fai silenzio.

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  78. seondo me chi ha superatoo il test in italia vuole il plauso prendetevelo ma non venite a dire che gli studenti che purtroppo studiano in romania o in spagna sono meno bravi.SCORDATEVELO PERCHE' I LAUREATI IN QUESTI PAESI FORSE FANNO PIU' PRATIVA E RIESCONO ANCHE AD ESEGUIRE UN AVULSIONE DI UN TERZO MOLARE IN DISODONTIASI.CIAOOOOOOOOOO STUPIDONI

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  79. Sicuramente i Professori Italiani sono veramente preparati ma voi ragazzi siete forse troppo illusi-delusi dalla scelta che avete fatto.

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  80. Anonimo, mi puoi dire tutte le cagate che preferisci, ma il punto di fondo è che siamo rovinati...Non credere che tu solo perchè hai il tuo bello studietto del papi (che nella vita si sarà sbattuto il triplo rispetto a tutto quello che hai fatto e che potrai mai fare tu solo perchè alle minime difficoltà hai preso la strada comoda per aggirare l'ostacolo) sarai esente dalla crisi del settore che tu e tanti tuoi amici li in spagna, insieme a tanti altri fattori, causerete saturando il mercato odontoiatrico, fino a che ogni dentista in futuro potrà vantare di un parco clienti tanto esiguo da dover presto cambiare mestiere. Ti posso solo ringraziare per aver aderito con orgoglio al sistema che bellamente farà fallire quella che è, e spero sarà ancora per un po, la migliore odontoiatria del mondo!

    ps. che non è quella cosa che fate voi li! Te lo posso garantire! a detta di tutti quella italiana è ancora ritenuta al top!

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  81. non ho girato un cavolo conosco bene l'inglese e ho dovuto imparare lo spagnolo non è cosi facile. se tu o gli altri pensate che andare in romania o in spagna sia divertente e semplice vi sbagliate di grosso.
    un collega della unibo sta facendo l'erasmus qui e cerchero' di convincerlo a scrivere qui e portare la sua esperienza.
    Non ho papi odontoiatra bensi medico quindi partiro' da zero come te.

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  82. Carlo ma sei veramente il principe dei coglioni, giuro che vorrei proprio vedere cosa ti fanno fare in studio, ma cazzo vorrei proprio vedere. E poi a detta di tutti chi? Dei coglioni come te che parlano senza sapere che cazzo dicono forse, i confini del tuo orto Carlo prova a varcarli, vieni a vedere con i tuoi occhi cosa succede nel mondo odontoiatrico, la UEM è l'università privata più prestigiosa d'europa, prenditi una settimana di ferie che tanto lo studio vedrai non sente la tua mancanza e vieni in facoltà a sentire con le tue orecchie le lezioni, le pratiche, si quelle che voi in Italia non avete mai fatto, ah già che scemo che sono tu non lo conosci lo spagnolo, eh si quello bisogna studiarlo per intendere quello che dicono, non è comodo come ascoltare le lezioni in italiano, ma vedrai che è una passeggiata per uno sveglio come te che ha superato un test, dicono che basti aggiungere la s alle parole...vieni, vieni...a detta di tutti...ma vedi io ti ringrazio perchè con il tuo ragionare con il culo mi fai venire ancora di più la voglia di studiare, quindi grazie Carlo, grazie ancora per essere così nella media dei professionisti italiani, ottuso ed arrogante, grazie.

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  83. Raga ma chi cazzo é anonimo?!?!? Mi sono pisciato sotto dalle risate tante le puttanate che scrive! Senti se vuoi difendere l'indifendibile fai pure ma tutti i miei ex colleghi che non riuscivano a laurearsi da noi alla Sun scappavano in spagna o in romania e ora si stanno per laureare! E poi in un post ho letto che un ragazzo ti suggeriva un problema secondo me da non sottovalutare cioè quello che dvrai superare il pregiudizio che la laurea in spagna o romania é di serie c ovvero paghi e ti laurei! E poi voi suscitate molta antipatia tra gli studenti e odontoiatri italiani che non fanno altro che peggiorare questa vostra reputazione! Inoltre sottoscrivo pienamente i commenti di giacomo, studente uax,mario,gaetano e un pó meno negativo di carlo ma in varie cose ha ragione!

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  84. Noooo aspettate un attimo mi ero perso questo saluto dell'immenso anonimo "ciaooooo stupidoni" ma quanti anni hai?!?!?!?
    Ma riesci a scrivere un commento senza umiliarti da solo?

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  85. Vedi Nino...io non mi sorprenderei tanto sai...sono fatti così..tutti loro...SONO TUTTI UGUALI! ahahah non è il primo "anonimo" che incontro..e hanno tutti una cosa in comune...l'arroganza, la voglia di dimostrare che aggirando l'ostacolo si possa mettere in ginocchio l'intero sistema, e la negazione di ogni forma di aiuto che queste università offrono ai loro studenti/clienti che le affollano...ANONIMO te credi che non sappia come funziona li???? PAGATE più di 20000 euro all'anno e non vi aiutano con esami a crocette (come chimica e biochimica!! MA COME SI FA???), orali facilitati e tante altre schifezze!! Ho amici che me lo dicono e me lo raccontano, godendo di questo...ahahah sai sono proprio un coglione ora che mi ci fai pensare...sto qui in italia a farmi il culo per una laurea che mi darà un lavoro da precario e magari potrei essere li in spagna o in romania a divertirmi e a "fare tanta pratica". Sai anonimo Qui in italia siete visti proprio bene voi altri!...Mi auguro proprio che tu in futuro possa migliorare la tua reputazione perchè qui (non so se hai visto i commenti) vi odiano tutti!

    ps. ah per inciso lo spagnolo lo so...ho fatto 3 anni al di fuori della scuola per cultura personale, interessi esterni...perchè sapere un altra lingua oltre all'inglese credo sia importante...non me l'ha detto mica il Papi di studiarlo sai..l'ho fatto con piacere!
    Un'altra cosa: dato che hai detto che tuo padre è medico ma non dentista...significa che non sai nulla di quella che è la vera realtà del mondo odontoiatrico del 2011...CHE sfortuna! se avessi avuto un dentista in famiglia sarebbe stato il primo a dirti di non andare in spagna e ti saresti salvato...

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  86. E' lecito criticare, ma evitiamo di offendere. Vorrei attirare la vostra attenzione su due questioni.

    In primo luogo, non credo sia corretto affermare che chi studia all'estero “elude la legge”. Questo perché la legge sul “numero chiuso”, secondo quanto affermato dal Miur e dal Consiglio di Stato, ha lo scopo garantire standard formativi adeguati, non di limitare il numero dei professionisti che esercitano in Italia.

    2) Il ragionamento sul minor prestigio della laurea conseguita all'estero non mi convince. Ciò che garantisce, dal punto di vista giuridico, la competenza di un professionista è l'iscrizione all'ordine professionale. Per iscriversi all'ordine va bene anche una laurea europea. Se la laurea è europea il riconoscimento è automatico. Personalmente preferirei essere curato da un bravo odontoiatra laureatosi in Spagna piuttosto che da un pessimo odontoiatra laureatosi in Italia.

    2.1) Attenzione alle generalizzazioni: non tutti quelli che studiano all'estero sono “figli di papà”, alcuni sono “padri di famiglia”. Conosco parecchi quarantenni che, dopo essersi affermati nella libera professioni come igienisti dentali o come odontotecnici, hanno deciso di iscriversi all'estero, compiendo grandi sacrifici, sia in termini economici che mentali.

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  87. Qui quarantenni di cui parli, e ne ho tanto sentito parlare, sono odontotecnici per la maggior parte che hanno per anni lavorato come abusivi e ora vogliono mettere le carte in regola...solo che i danni che hanno fatto li hanno fatti quando non erano laureati, e dunque il reato penale esiste anche a distanza di anni...mia madre che è avvocato ha tante di quelle cause su sta gente! POI hai ragione tu giuseppe, non bisogna mai generalizzare...ma quando sento certe cose vado LETTERALMENTE in bestia...a parte le mie critiche nei confronti di quelle università private, che ritengo fondate solo per scopi economici, e cioè lucrare sul mancato superamento del test d'ingresso in Italia...non metto in dubbio la preparazione a livello professionale delle persone che la frequentano...MA QUI IL MI DISCORSO E'UN ALTRO...Hai ragione tu sul fatto che è meglio essere curati da un odontoiatra bravo laureato in Spagna piuttosto che uno pessimo in Italia...ma io riflettevo sul fatto che i futuri dentisti, laureati all'estero, sono anche coloro che alla prima difficoltà hanno aggirato il problema andando a far leva sulla loro possibilità economica e sul fatto che "potevano permetterselo"...Qui non si parla più di diritto allo studio...qui si parla di figli di dentisti che per ereditare l'attività del papà avrebbero fatto carte false pur di entrare alla facoltà di odontoiatria...Giuseppe la gente come Anonimo c'è da sempre...prima si chiamavano raccomandati ed entravano, poi con l'aumento dei controlli si chiamavano ricorsisti ed entravano, ora che i ricorsi sono diminuiti hanno trovato un altra strada che va contro ogni forma di meritocrazia...è l'annullamento della meritocrazia...essi infatti entrano ripeto, perchè hanno i soldi per farlo...UN FIGLIO DI UN OPERAIO se volesse fare odontoiatria all'estero non potrebbe farla. Quindi non mi venite a parlare di diritto allo studio.
    Poi tu Giuseppe mi dici che è legale...certo! io non ho mai detto che non lo sia...rileggi bene...Nel mondo puoi fare tante cose rimanendo nella legalità...ma non per questo possono essere considerate tali! Ti ricordo che stava per passare la legge per il legittimo impedimento! e meno male non è successo...e da quest'anno SOLO l'unione europea ha fatto pressioni sulla Spagna affinché non si potesse più diventare avvocato senza FARE l'esame di stato! ROBA DA MATTI...SOLO quest'anno...leggete qui..non siamo molto lontani dalla situazione odontoiatrica. ahah La spagna ha rovinato l'avvocature portando a un esubero di avvocati in tutta europa, guardate qua
    http://www.studenti.it/universita/facolta/giurisprudenza/dopolalaurea/abogado.php...e lo farà anche per il nostro settore se continua così...Spero proprio che le cose possano cambiare...presto :(

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  88. Giuseppe la gente come Anonimo c'è da sempre...prima si chiamavano raccomandati ed entravano, poi con l'aumento dei controlli si chiamavano ricorsisti ed entravano, ora che i ricorsi sono diminuiti hanno trovato un altra strada che va contro ogni forma di meritocrazia...è l'annullamento della meritocrazia...essi infatti entrano ripeto, perchè hanno i soldi per farlo...UN FIGLIO DI UN OPERAIO se volesse fare odontoiatria all'estero non potrebbe farla. Quindi non mi venite a parlare di diritto allo studio.

    SOTTOSCRIVO IN PIENO

    P.s Anonimo o altrimenti detto "Er mitraglia" ma come facciamo ad aver paura di uno che riesce costantemente a umiliarsi da solo?!?

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  89. Questa "er mitraglia" l'ha sparata veramente grossa anche per il suo standard:
    "informatevi e parlatene con i vostri Professori che piu' di oi conoscono e capiscono la realta'.Sapete che i figli di Professori e Primari Italiani studiano e si specializzano in Spagna?
    Deficienti informatevi e dopo parlate"

    Meglio che non sai che reputazione hanno i prof italiani dell'odontoiatria privata spagnola! E quei pochi che mandano i figli lí secondo te perché lo fanno?!?!!

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  90. Condivido il pensiero di Carlo sei una persona giusta e hai centrato il pensiero

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  91. Salve a tutti, non avevo ancora scritto sul blog ma ho piu' o meno letto i commenti di voi tutti, e mi sembra che sia passato da un discorso legato alla burocrazia universitaria e ministeriale ad uno ben diverso, quasi economico del settore nella sua generalità.

    Per i primi scrittori vorrei sottolineare che proprio oggi un collega (sono un laureando e vivo in Romania) laureatosi nel settembre 2010 ha ricevuto la convalida del titolo. C'è voluto un po' e sembra che si tratti del primo caso di riconoscimento automatico del titolo.
    Conosco altre persone che esercitano con lauree conseguite in paesi esteri e se sono state convalidate...sarà perchè evidentemente la legge parla chiaro, e per quanto sia vero che esiste un ostruzionismo in Italia, le regole comunitarie vanno rispettate.

    Penso che per il resto i problemi del settore siano in crescita( ho un padre ed uno zio medici odontoiatri -motivo per il quale ho trovato affinità con questo mestiere da quando ero piu' giovane) ma credo che il numero chiuso così limitato non sia il modo corretto, anche perchè la gente che vuole realmente raggiungere l'obiettivo di essere odontoiatra si spinge inevitabilmente verso l'estero...e questo non fa altro che portare fondi ad altre nazioni per anni per poi ritrovarci comunque tutti i futuri medici rientranti in patria.
    E' vero senz'altro che il medico odontoiatra merita un rispetto perchè tale, però non ci fermiamo al titolo....perchè a fine mese paghiamo le tasse come tutti, ognuno ha i suoi obblighi e doveri e quindi....gli introiti han lo stesso valore per chiunque.
    Mi dispiace per Carlo Prenni che si trova in una difficile situazione, io fortunatamente posso contare sulle spalle ancora dei miei predecessori in famiglia ma mi rendo conto se dovessi affrontare tutto da solo da 0 sarebbe tragico.
    Sono però contrario sul discorso della competizione, poichè sono convinto che come in ogni lavoro e professione sia qualcosa di innato tra colleghi (leggete le mie parole con buon senso!)
    Quindi è ovvio che chi poi spende tanti soldi per seguire corsi avanzati di una qualsiasi disciplina per acquisire determinate nozioni arriverà un domani quasi certamente a guadagnare di piu' e ad essere più richiesto.
    Purtroppo sembra quasi un discorso comunista quello generale del settore, ma in realtà io penso che chi possiede le qualità DEVE NECESSARIAMENTE EMERGERE.
    Se poi si parla di salario comune e per tutti...allora rientriamo in quell'ottica di decenni fa'....lavoriamo tutti,lavoriamo meno.....guadagnamo lo stesso.

    Spero, soprattutto nella prima parte dove vi ho dato per certa la notizia della convalida, che abbia fatto comodo a qualcuno sapere che le strade giuste e i sacrifici che sono in fondo degli investimenti a lungo termine, vengono sempre ripagati.

    Complimenti al blogger per l'argomento che ha riscosso grande successo :)

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  92. E' una notizia positiva per i molti studenti italiani che si sono trasferiti nel resto d'Europa. In bocca al lupo per la tua carriera professionale!

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  93. Caro Davide, nei miei commenti io voglio assolutamente dire che (...) in realtà io penso che chi possiede le qualità DEVE NECESSARIAMENTE EMERGERE.(...) come hai giustamente detto tu...
    E soprattutto non voglio che ci sia un salario comune e per tutti...(...)allora rientriamo in quell'ottica di decenni fa'....lavoriamo tutti,lavoriamo meno..... guadagniamo lo stesso(...)...Come ho ripetutamente detto LA CONCORRENZA è necessaria nella nostra società nel mondo del lavoro...ma credo che ogni cosa abbia un limite...soprattutto in ambito sanitario la qualità e l'eccellenza è ASSOLUTAMENTE ALLA BASE del nostro lavoro...e travalica ogni forma di mero fine economico. DETTO questo...quando ci sono molti problemi che non permettono più la qualità e l'eccellenza allora si che ci si deve lamentare e si deve parlare di grave crisi del settore. UNA, non la sola, problematica è proprio l'eccessiva CONCORRENZA che antitrust continua a voler seminare in ogni professioni...grazie a liberalizzazioni, libera circolazione dei professionisti, eliminazione di minimi(che grazie alla legge Bersani hanno messo in ginocchio molte professioni) tariffari e la forma più bruta di pubblicità scorretta. Bisogna capire che se siamo in molti è giusto, se siamo in tanti è buono, se siamo in troppi è dannoso, è pericoloso per il dentista, per i pazienti e per le altre forme di operatori del settore (odontotecnici, che data la crisi si mettono a fare gli abusivi, come gli igienisti, che anche loro ne risentono). QUINDI, a ragion dei fatti, l'obiettivo è REGOLAMENTARE REGOLAMENTARE REGOLAMENTARE queste lauree all'estero con test d'ingresso a numero chiuso per tutte, ma non come avviene in italia! sia chiaro! Anche il numero chiuso deve essere regolato sulla base dell'effettiva richiesta di lavoro e di assunzione...COSI SI COMBATTE IL PRECARIATO E LA DISOCCUPAZIONE.

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  94. Caro Carlo, nel tuo ragionamnento c'è qualcosa che non mi convince.

    Rivendichi il diritto dello Stato a limitare l'accesso all'università perchè, secondo te, se ci fossero "troppi" odontoiatri i loro guadagni diminuirebbero, costringendoli ad attuare pratiche scorrette pur di sopravvivere.

    A parte il fatto che non vedo come si possa stabilire a priopri il numero "giusto" di odontoiatri, tenendo presente che nessuno è in grado di calcolarlo, visto che viviamo in una società aperta al libero mercato (non a Cuba!) in cui il numero di individui che si dedica a una libera professione è il frutto dei bisogni della società, che si estrinsecano mediante l'incontro tra domanda e offerta.

    Tuttavia, a parte ciò, mi sembra discutibile che si debba aumentare il reddito di qualcuno pur di farlo agire eticamente. Se veramente la maggiore ricchezza spingesse la gente a essere più onesta, i grandi banchieri, gli imprenditori e i politici italiani dovrebbero essere dei santi con l'aureola. Il che ovviamente non è.

    Mi sembra che ci sia poca correlazione tra richezza e onestà, se non nel fatto che chi è disonesto di solito tenta di arricchirsi con ogni mezzo, anche illecito.

    Chi è scorretto lo sarà sempre. Indipendentemente dal fatto che abbia più o meno concorrenti. Quindi, visto che il numero dei concorrenti è irrilevante, tanto vale consentire a chiunque di esercitare l'attività che preferisce. Almeno il consumatore avrà maggiore posibilità di scelta.

    Se l'odontoiatra X mi ha deluso mi rivolgo a quello Y. Se Y mi ha deluso vado da quello Z. Ma la situazione diventa più complicata se nel mio paesino, grazie al "numero chiuso", esiste solo un odontoiatra, perchè in questo caso dovrò accontentarmi.

    ---

    Ovvio che il "numero chiuso" basato su questioni occupazionali convenga agli odontoiatri. Il fatto è che non conviene alla società del suo complesso. Per questo va abolito.

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  95. Benissimo, allora tu sei contento se il lureato in giurisprudenza, architettura, farmacia dopo l'esame di Stato non riesce a trovare lavoro per il mercato congestionato, per l'aumento dell'inflazione, perchè fondamentalmente tutto gira intorno al vile denaro e non alla vera qualità delle persone, ai loro sacrifici, alla loro voglia di farsi una carriera, alla loro voglia di vivere "decentemente", farsi una famiglia etc.
    Il numero chiuso, GRAZIE A DIO, può tutelare sia i professionisti (che cosi lavorano pensando solo a quello e non al fatto che non arrivano a fine mese, come avviene per molti avvocati, commercialisti, e persino gli architetti che hanno il numero chiuso), sia la società, che può usufruire su un buon ricambio generazionale per le professioni con gente capace (se si è in pochi anche gli atenei lavorano meglio e con più efficienza) a cui piace lavorare seriamente con un certo grado di concorrenza necessario per crescere nel settore.
    tu dici che:" la situazione diventa più complicata se nel mio paesino, grazie al "numero chiuso", esiste solo un odontoiatra, perchè in questo caso dovrò accontentarmi." Questo non è grazie al numero chiuso, attento! Questo riguarda la circolazione dei professionisti nel nostro territorio...e dove si possono aprire degli studi odontoiatrici, e quanti di quel paesino hanno provato il test per l'accesso all'università che per altro è ovvio non pensa a queste cose! NON CI SONO INFATTI atenei nei paeselli!
    Tu dici: "Ovvio che il "numero chiuso" basato su questioni occupazionali convenga agli odontoiatri. Il fatto è che non conviene alla società del suo complesso. Per questo va abolito."
    Non è vero neanche questo e ti rispondo facendoti l'esempio delle specializzazioni mediche che sono basate sulla reale richiesta di mercato!...e le cose tra qualche anno vedranno una mancanza di chirurghi e anestesisti...MA GRAZIE a questo principio con gli anni il ministero potrà aggiustare le specializzazioni in risposta all'esigenza della popolazione...COSI SI FA ANCHE NEGLI STATI UNITI! e le cose vanno bene...ma noi italiani vantiamo dei migliori professionisti in tutti i settori medici! ci sarà un motivo!
    VA BENE LIBERALIZZARE...ma occhio ad eccedere in questo. Se vogliamo abolire il numero chiuso a odontoiatria, allora ABOLIAMOLO anche a medicina, alle SPECIALIZZAZIONI mediche!, per l'esame da notaio, per quello ma MAGISTRATO, aboliamo l'esame di stato in se e per se! Liberalizziamo le FARMACIE! Se FACCESSIMO tutte queste cose, se ora siamo messi nella M., figuriamoci dopo! Si ritornerà al '68! con il 6 politico e la totale assenza di meritocrazia!
    Infine tu dici: "A parte il fatto che non vedo come si possa stabilire a priopri il numero "giusto" di odontoiatri, tenendo presente che nessuno è in grado di calcolarlo, visto che viviamo in una società aperta al libero mercato (non a Cuba!) in cui il numero di individui che si dedica a una libera professione è il frutto dei bisogni della società, che si estrinsecano mediante l'incontro tra domanda e offerta."
    Mi spiace ma forse l'OMS ti dice qualcosa o no? L'organizzazione mondiale della sanità...(non il primo ente che passa per la strada) ritiene che il rapporto IDEALE per far star bene professionisti e abitanti è di 2000 pazienti ogni odontoiatra...Come avviene in USA e in tanti paesi del mondo come l'ingilterra...e li non c'è infatti la crisi irreversibile del settore odontoiatrico...COME LA METTIAMO ORA? La migliore odontoiatria nel mondo (quella italiana) sta scomparendo a causa di lauree estere, Turismo odontoiatrico, e centri low cost...e io non vedo l'ora di andare via da questo paese di M. che cerca solo di aumentarlo e non di diminuirlo il precariato!
    Scusa lo sfogo..

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  96. La cosa che tollero meno e che voi studenti "fuori sede" sostenete é che é quasi normale che un ragazzo che aspira a fare odontoiatria una volta non superati i test si rechi a studiare all'estero! Ma fatemi capire altre facoltá non esistono o meglio ancora non potete riprovere i test una seconda,terza o quarta volta?! Lo ha detto un vostro collega, Davide DM, che chi é preparato deve necessariamente emergere!
    E poi volete far passare questi "furboni" come eroi nazionali che fanno il sacrificio di andare a studiare all'estero?!
    É per questo che in italia tutto il mondo della medicina spera, e prima o poi accadrá, che vengano regolamentati gli accessi anche in queste universitá private estere; tutto ció non solo per motivi occupazionali e di concorrenza ( perché chi é bravo deve necessariamente emergere) ma soprattutto per correttezza nei confronti di chi si é impegnato a superare il test in italia senza aggirarlo e di tutti
    quei ragazzi che per motivi economici o di altra natura non avendo superato il test hanno dovuto abbandonare l'idea di studiare odontoiatria omedicina!

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    1. a voi sfugge il concetto europeo dello studio.. se negli stati uniti uno si laurea a ucla puo' andare o no a fare il dentista a NY? si... allora uno va in spagna studia e se la UE riconosce e certifica l'università in questione è laureato e può lavorare in tutta europa.. poi l' abilitazione all'ordine dei medici / odontoiatri cioè gli albi sono una cosa tutta italiana che non esiste nel mondo sono lobby (mafiose) che cercano di difendere i privilegiati nella casta (avvocati medici notai ing arc. etc. etc.) nel mondo sta roba fa ride i polli.. anche il numero chiuso nelle uni sono una manovra di queste lobby

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  97. Mi sembra, inoltre, assurdo sostenere che il test d'ammissione non conviene alla societá e appoggio in tutto e per tutto il discorso di carlo che ripropongo nel mio post

    Se vogliamo abolire il numero chiuso a odontoiatria, allora ABOLIAMOLO anche a medicina, alle SPECIALIZZAZIONI mediche!, per l'esame da notaio, per quello ma MAGISTRATO, aboliamo l'esame di stato in se e per se! Liberalizziamo le FARMACIE! Se FACCESSIMO tutte queste cose, se ora siamo messi nella M., figuriamoci dopo! Si ritornerà al '68! con il 6 politico e la totale assenza di meritocrazia!

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  98. Esatto Gaetano! Proprio per il rispetto nei confronti di coloro che per motivi economici, familiari o MORALI non sono andati a studiare all'estero in UNI private senza il numero chiuso dove la sola, se vogliamo, selezione è proprio la retta di frequenza della stessa (più di 10000 euro all'anno di media). Se poi molti vogliono poi andare all'estero consiglio anche le ottime università PUBBLICHE con test d'ingresso in tutti i paesi d'europa. Lì probabilmente vi è una selezione più meritocratica di quella italiana forse e sicuramente più posti disponibili! Solo che, DATI alla mano, di italiani iscritti in queste università sono sono un granello di sabbia in confronto alla "spiaggia" di studenti che frequentano le UNI private.(non so se ho reso l'idea!). Giuseppe, mi dispiace che la pensiamo molto diversamente..però spero che tu capisca quello che ti dico, anche alla luce della mia situazione. Il mio discorso è che fondamentalmente andando avanti UN'ECCESSIVA liberalizzazione se in campo economico/commerciale è un evidente vantaggio per il consumatore...in ambito sanitario DARE la possibilità di FAR fare a tutti TUTTO senza una EFFICIENTE regolamentazione è come rovinare il sistema sanitario che costa meno al mondo, che è uno dei migliori del mondo, che raccoglie i migliori professionisti del mondo...e caro Giuseppe, è proprio il nostro, o meglio lo era qualche anno fa. Poi con l'avvento della libera circolazione dei professionisti (cosa secondo me deleteria ai massimi livelli, perché non è possibile che la mia laurea è riconosciuta in OGNI paese d'europa e non in USA o in GIAPPONE o in CINA ad esempio) uno può lavorare ovunque in europa ma ogni stato giustamente ha le sue regole e le sue leggi dunque se dovessi andare a fare il dentista in Francia in Germania vorrei per lo meno che la mia laurea venisse regolamentata sulla base della richiesta effettiva di cure odontoiatriche di quel paese (se no cosa faccio? il disoccupato anche li??? dalle stelle alle stalle insomma!), sulla base delle leggi vigenti di quel paese che io devo sapere! Quindi secondo me, è necessario un ulteriore test per l'abilitazione alla professione in altri paesi diversi dal tuo. Così si combatte il PRECARIATO, la disoccupazione con aspirazioni di vita migliori per tutti, Professionisti e pazienti che ricevono le cure! Più soldi per la ricerca nel settore e non per la formazioni di altri inutili dentisti...dunque aumento della qualità delle tecnologie e delle terapie! E' tutto collegato in un grande palazzo, cade un pezzo, crolla tutto.

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  99. Il miglior pianificatore non potrà mai sapere quanti odontoiatri serviranno domani. Potrà solo fare ipotesi che derivano da quanti odontoiatri servivano ieri. E' evidente che il numero "giusto" di odontoiatri è il risultato di un processo dinamico che scaturisce dall'incontro tra domanda e offerta. Se tanta gente vuole fare questa professione, in sintesi, è perchè ritiene che il laureato in odontoiatria abbia migliori prospettive lavorative del laureato in altre discipline (ad esempio giurisprudenza). Basterebbe liberalizzare le iscrizioni per ridimensionare il fenomeno. Si iscriverebbero a odontoiatria solo coloro che hanno un interesse vero nella materia.

    E' paradossale voler promuovere la meritocrazia innalzando barriere all'ingresso nel mercato. Bisognerebbe invece abbatterle. Meritocrazia significa dare a tutti la possibilità di esercitare la professione, a patto che superino l'esame di stato. Sarà il mercato a premiare i migliori. I più bravi avranno più clienti e guadagneranno di più. Gli altri dovranno accontentarsi di guadagnare di meno o emigrare all'estero o cambiare professione.

    Non tutti gli odontoiatri sono bravi alla stessa maniera, ma chi è veramente bravo prima o poi emergerà, non importa quanto sia congestionato il settore.

    Il settore degli avvocati è decisamente più affollato, perchè non esiste "numero chiuso" a giurisprudenza, eppure ogni anno migliaia di nuovi avvocati si iscrivono all'ordine. Alcuni lo fanno come ripiego ma altri perchè hanno un vero interesse per la materia. Conosco tanti giovani avvocati che sono riusciti a ottenere grandi soddisfazioni in termini economici e professionali.

    La verità è che il conseguimento di un titolo di studio non è (e non può essere) una garanzia per l'esercizio della professione. Per il semplice fatto che il successo di un professionista dipende non solo dalle nozioni apprese in facoltà, ma anche dal suo talento, che non può essere misurato a priori.

    Il problema è che la nostra società - come spiegato anche dall'economista Alberto Mingardi - crede che a un certo impegno universitario debba necessariamente corrispondere un certo risultato in termini di reddito. Il che non è assolutamente vero.

    ---
    Ps- Giusto abolire il "numero chiuso" per medicina, notariato e farmacie. Mai parlato di abolire l'esame di stato. Che anzi dovrebbe essere rafforzato. Non capisco il riferimento al concorso della magistratura. Il magistrato non è un libero professionista ma un dipendente assunto con concorso pubblico in base alle risorse dello Stato. Il "numero chiuso", dal mio punto di vista, è figlio del '68. E' il trionfo del dirigismo di stampo socialista. Roba del passato. La negazione della meritocrazia e dell'individualismno.

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  100. 1) Le università straniere proliferano proprio perchè in Italia esiste una legge ridicola che non consente alle università italiane di incrementare a piacimento i posti per le professioni sanitarie. Se vogliamo evitare la fuga di studenti all'estero non ci resta che liberalizzare l'accesso in Italia. Almeno così gli studenti rimpingueranno le casse delle università nostrane.

    2) Bisogna stabilire se l'obiettivo è garantire una rendita di posizione ai professionisti sfigati o assicurare un servizio efficiente ai consumatori. Percbè se limitiamo l'accesso alla professione sicuramente aumentiamo i guadagni dei professionisti (sia di quelli bravi che di quelli meno bravi), ma di contro penalizziamo i cittadini: infatti è vidente che una riduzione dell'offerta determinerà un aumento delle tariffe.

    Se decido di laurearmi in odontoiatria è perché ritengo che guadagnerò di più. Ma se ciò non accade vuol dire che ho commesso un errore di valutazione (mi sono sopravvalutato o ho sopravvalutato le potenzialità del mercato). Pretendere che questo mio errore venga pagato dalla collettività, attraverso una barriera all'ingresso, è iniquo. Anche perchè, se così fosse, dovremmo estendere lo stesso principio a tutti gli altri settori. Dovremmo inserire il "numero chiuso" ovunque. Col risultato di ingessare il mercato.

    Sarebbe lo Stato a decidere quali beni e servizi devono essere prodotti nella società, non i cittadini. Ma per decidere ciò servirebbero informazioni che lo Stato non posiede, perchè la società è dinamica, muta in continuazione.

    Tutto ciò urta col "teorema dell'impossibilità del socialismo" sviluppata dagli economisti Mises e Hayek, secondo cui solo il sistema dei prezzi permette alla società di stabilire la quantità e la qualità dei beni e dei servizi da produrre.

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  101. Giuseppe mi dispiace, ma tu parli troppo da uno che il test non lo ha superato!
    Non si puó sostenere che il test non é meritocratico e che bisognerebbe abolirlo!
    1) perché si basa su argomenti appresi a liceo, logica e cultura generale, quindi almeno nell'80% dei casi chi é piú preparato va avanti! 2) sai quanti odontoiatri si sfornerebbero ogni anno? Sicuramente cifre inutili per la nostra societá in un momento di crisi!
    Mi devi scusare ma queste tue affermazioni non le capisco:
    1). E' evidente che il numero "giusto" di odontoiatri è il risultato di un processo dinamico che scaturisce dall'incontro tra domanda e offerta
    Giustissimo e siccome la domanda é notevolmente ridotta rispetto agli anni passati giustamente (con il numero chiuso) anche l'offerta é stata in piccolissima parte, per il momento, ridimensionata

    2)"Se tanta gente vuole fare questa professione, in sintesi, è perchè ritiene che il laureato in odontoiatria abbia migliori prospettive lavorative del laureato in altre discipline (ad esempio giurisprudenza). Basterebbe liberalizzare le iscrizioni per ridimensionare il fenomeno. Si iscriverebbero a odontoiatria solo coloro che hanno un interesse vero nella materia".

    secondo me è l'esatto contrario liberalizzando l'accesso si iscriverebbero non solo quelli che sono veramente motivati a farlo ma anche quelli che pensano di fare odontoiatria per guadagnare, quelli che lo fanno perchè non sanno che altro fare, tutti gli odontotecnici abusivi e così via! il test invece fa una selezione meritocratica e se tu sei veraente interessato a fare il dentista riprovi il test 2,3,4,5,6, volte fino a quando non lo superi(sempre della serie chi è preparato deve necessariamente emergere!

    3) "Meritocrazia significa dare a tutti la possibilità di esercitare la professione, a patto che superino l'esame di stato."

    la meritocrazia non è dare a tutti la possibilità di fare una cosa bensì di darla ai più meritevoli (test d'ammissione). l'esame di stato, io l'ho fatto, e ti garantisco che se sei preparato, almeno nella nostra università dopo la laurea lo sei veramente, è una pura formalità!

    4) non mi convince neanche il paragone con giurisprudenza, dove dopo la laurea non puoi fare solo l'avvocato ma anche il magistrato, notaio, procuratore, e hai tanti altri sbocchi che non conosco neanche; mentre con odotoiatria fai quello e basta!

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  102. Caro Gaetano,
    è vero, parlo come uno che il test non l'ha mai superato. Il fatto è che il test non l'ho neanche dovuto provare, perchè per mia fortuna non ho mai nutrito alcun interesse per le professioni sanitarie. Mi metto però nei panni di altra gente, anche a me vicina, che è rimasta ingiustamente penalizzata da questo sistema, perdendo anni preziosi della propria vita.

    Anche io, prima di aver letto Mises ed Hayek, pensavo che il "numero chiuso" fosse giusto e necessario. Poi mi sono ricreduto.

    Non ho la pretesa di convincere nessuno, però credo che bisognerebbe leggere questi due autori per avere un quadro più completo della situazione.

    Mises ed Hayek, in maniera molto più autorevole ed asaustiva di me, hanno già risposto alle tue perplessità. I loro ragionamenti, rivolti in generale a ogni intervento di pianificazione dirigista, sono illuminanti.

    Il "numero chiuso" garantisce una rendita di posizioni a chi già esercita la professione o a chi è riuscito a superare il test. Costoro avranno più facilità di inserimento professionale a causas della penuria di odontoiatri. Tuttavia ciò avviene a prezzo di distorsioni che danneggiano i cittadini nel loro complesso.

    Questa pianificazione è infatti intrinsecamente inefficiente, come dimostrato dal "teorema dell'impossibilità del socialismo" che ho brevemente accennato.

    Il miglior pianificatore del mondo, pur avendo a disposizione tutte le informazioni possibili, non sarà mai in grado di stabilire con esattezza il "giusto" numero di beni e servizi chiesti dalla società, perchè esso varia nel tempo e nello spazio, in funzione di mille fattori soggettivi che il pianificatore non può conoscere e non può ponderare. Perchè la propensione dei singoli a utilizzare un bene o un servizio (ad esempio le cure dentali) varia nel tempo in relazione al loro reddito, alle tariffe praticate dagli odontoiatri, all'importanza che attribuiscono alla salute del cavo orale, all'esistenza di altri beni più importanti...

    Solo il mercato, attraverso il sistema dinamico dei prezzi, è in grado di fornire agli operatori economici le informazioni necessarie regolare il proprio comportamento. Ogni altro sistema è puramente utopistico e dannoso.

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    1. il numero chiuso è l'espressione di una casta che ha paura di perdere privilegi immeritati...che sta asfissiando questo paese creando cittadini di serie A e di serie B... le liberalizzazioni sono doverose eirrinunciabili.. per uccidere le caste notai odontoiatri farmacisti taxisti(150mila euro un pezzo dicarta comunale dato ad analfabeti) tabaccai (300 mila euroun pezzo di carta avuto gratis30 anni fa!)
      il libero mercato il merito sono segni di civiltà.. sogno una odontoiatria sociale popolare dove unimpianto possa costare 400 euro non 2000!!! e che faccia aumentare la domanda...

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  103. Un momento, Giuseppe Lipari,mi scusi,lei non è dunque odontoiatra?Non è un laureato in qualsiasi professione sanitaria?Perché mi sembra di aver capito che lei non ha avuto a che fare con il test d'ingresso..[..]Il fatto è che il test non l'ho neanche dovuto provare,perchè per mia fortuna non ho mai nutrito alcun interesse per le professioni sanitarie[..].Conseguentemente lei non sa nulla di quello che significa fare questo mestiere...i sacrifici che gli studenti che studiano per queste professioni devono fare per arrivare all'agoniato risultato finale!! Lei dunque non sa quanto sia comunque difficile inserirsi nel mondo del lavoro in Ospedali, cliniche, o aprirsi un attività privata al giorno d'oggi nel 2011 (a meno che ovviamente tu non abbia agganci vari)!! Dunque lei non sa cosa vuol dire studiare come dei cani per passare un fottutissimo test d'ingresso e quanti sacrifici si devono fare!! E poi quando si è entrati e finalmente le cose vanno bene...devo sentire parlare di ABOLIRLO! SCUSA GIUSEPPE ma non ci sto! e credo che non ci stiano anche tanta altra gente che ha visto dopo immensi sacrifici veder avverati i propri sogni...Guarda se vogliamo abolirlo perché è "fatto male" sono d'accordo con te... ma una selezione deve esserci anche perché gli atenei non riescono a SUPPORTARE così tante richieste...PENSA che a Bologna ci sono SOLO 17 riuniti per la pratica!! e siamo in 30!! è infattibile se pensi che ogni anno almeno 600 persone qui a Bologna lo provano per Odontoiatria...Quindi comunque la tua mozione di annullamento del test è proprio infattibile per mancanza di strutture e macchinari per la clinica e la didattica degli studenti.
    dici[..]Il "numero chiuso" garantisce una rendita di posizioni a chi già esercita la professione o a chi è riuscito a superare il test. Costoro avranno più facilità di inserimento professionale a causas della penuria di odontoiatri. Tuttavia ciò avviene a prezzo di distorsioni che danneggiano i cittadini nel loro complesso.[..] QUI non mi esprimo se no risulto volgare!commento fuori luogo, oltretutto oltraggioso nei confronti della mia futura professione..BASTA il luogo comune della CASTA e che i DENTISTI siano tutti ricchi!!Ci sono cattivi professionisti e ottimi professionisti che fanno egregiamente il loro lavoro!! NON ACCETTO questi discorsi da una persona intelligente quale io penso che lei sia. Per altro credo che questi commenti farebbero infuriare un po di gente che conosco, amici che per cercare di farsi una carriera quanto meno decente, guadagnano 500 euro al mese (a volte lavorano anche gratis!), sono PRECARI e FREELANCE e non possono permettersi macchine o comprare una casa! Non hanno molti supporti da genitori RICCHI e non possono permettersi corsi costosi di aggiornamento o master all'estero!!(DOV'é LA MERITOCRAZIA??) GIUSEPPE! credo che tu debba rivedere la tua posizione e avere un po più rispetto nei confronti di chi veramente ha tante difficoltà! se si toglie il test d'ingresso, si uccidono le prospettive lavorative di queste persone.

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  104. Un ultima cosa..vedo comunque che il tuo discorso è PURAMENTE economico e non in funzione del paziente...basta guardare questo commento [...]Solo il mercato, attraverso il sistema dinamico dei prezzi, è in grado di fornire agli operatori economici le informazioni necessarie regolare il proprio comportamento. [...] Tu fai semplicemente un discorso economico...dato che i dentisti i medici, gli ortopedici, i ginecologi, i dermatologi guadagnano in media di più degli altri...cerchiamo di liberalizzare queste professioni così guadagneranno meno...insomma togliamo SOLDI alla sanità... togliamo un po di soldi ai professionisti che lavorano e che non avranno neanche un briciolo di pensione...SATURIAMO il loro mercato...così diventeranno i NUOVI Veri precari del futuro...BENE GIUSEPPE questo discorso io lo farei per i POLITICI non per COLORO CHE SI OCCUPANO DELLA SALUTE DELLE PERSONE..e che se lo fanno bene,hanno tutto il diritto di guadagnare!e stare MEGLIO DI ALTRI CHE NON FANNO UN C.DALLA MATTINA ALLA SERA!vedi escort,vedi veline,vedi concorrenti del grande fratello..il tuo discorso non sta più in QUESTA italia della CRISI..non può esistere ORA in cui c'è bisogno di lavoro e di combattere piaghe come l'abusivismo nel nostro settore..ah scusa tu non sei odontoiatra del 2011..cosa ne puoi sapere..SCUSA lo sfogo.

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    1. èl'opposto di cio' che dici.. 30 anni fà uno diventava medico per passione e per vocazione.. oggi per fare soldi conosco ortopedici che sono diventati impiantologi...( 1800 euro a dente) e questo mercimonio rovina la società e la professionalità.. uno schifo w la medicine e odontoiatria popolare!

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  105. Caro Carlo,
    quello che dico potrebbe infuriare qualcuno, non lo nego. Ma sapessi quanto sono infuriati già ora certi odontotecnici e igienisti dentali che conosco! Gente preparata che si è conquistata la clientela sul campo.

    Avrebbero voluto iscriversi a odontoiatria per poter crescere professionalmente. Non vogliono diventare abusivi, per questo hanno tentato di iscriversi. Ma a causa del "numero chiuso" non ci sono riusciti.

    Tuttavia non si sono arresi. Sono emigrati. Con sacrifici enormi dal punto di vista economico e mentale. Dopo questi sacrifici (forse persino superiori di quelli affrontati da chi è rimasto in Italia) conseguiranno una'abilitazione che consentirà di svolgere la professione di odontoiatra, con buona pace di chi non è d'accordo. Lo garantisce l'Europa.

    La legge sul "numero chiuso" ha fallito. Non è stata in grado di limitare l'accesso per come avrebbero voluto i suoi ideatori.

    Penso che se ognuno di noi continuerà a guardare il proprio orticello, piangendosi addosso e rivendicando garanzie occupazionali, saremo sommersi dai professionisti europei, che ci porteranno via comunque la clientela. Già adesso il numero di infermieri comunitari che lavorano in Italia è altissimo. Col passare degli anni accadrà lo stesso anche a medicina e odontoiatria.

    Se le cose in Italia vanno male è per la troppa rigidità del sistema. C'è poca concorrenza. Non siamo abituati a metterci in discussione. Questo vale per l'università, le professioni, le imprese. Dove sta scritto che lo Stato deve garantire il lavoro a tutti i laureati? In effetti questo avveniva in Unione Sovietica: abbiamo visto com'è finito quel sistema.

    La vita è dura e a volte si fanno errori. Uno studente, prima di iscriversi all'Università, dovrebbe fare attenzione a cosa vuole fare e valutare se, dopo aver conseguito una certa laurea, è disposto a emigrare fuori. Sbagliato fare affidamento sul "numero chiuso" come baluardo dalla disoccupazione.

    Faccio notare che la Bce, nel chiedere all'Italia misure di sviluppo, ha sollecitato la necessità di liberalizzare le professioni. Immagino che se l'ha fatto c'è un motivo. Il nostro Paese è indietro anni luce rispetto al resto d'Europa.

    ---

    La possibilità che tutti gli aspiranti odontoiatri si iscrivano al corso è teorica. Perchè molti di loro provano più test contemporaneamente.

    Tuttavia non ho mai detto che la statale dovrebbe accogliere tutti i potenziali studenti. Se le infrastrutture sono inadeguate è lecito introdurre una limitazione, a patton che sia proporzionata. il baso numero dei riuniti, ad esempio, può essere risolto stabilendo turnazioni adeguate.

    Ciò che non capisco - e l'antitrust la pensa come me - è per quale motivo le stesse restrizioni valide per la statale debbono valere anche per la privata che dimostra di avere le infrastrutture sufficienti a innalzare il numero di studenti immatricolati.

    Perchè impedire alle private, che si reggono sulle rette degli studenti, di fornire un servizio per cui gli utenti sono disposti a pagare mi sembra che sia volto a limitare il numero di professionisti piuttosto che a garantirne la preparazione...

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  106. Giuseppe, il mio pensiero l'hai capito..non voglio continuare inutilmente a ribadire il mio pensiero, dico solo altre piccole cose in risposta al tuo commento.
    [..]Se le cose in Italia vanno male è per la troppa rigidità del sistema. C'è poca concorrenza. Non siamo abituati a metterci in discussione. Questo vale per l'università, le professioni, le imprese. Dove sta scritto che lo Stato deve garantire il lavoro a tutti i laureati? In effetti questo avveniva in Unione Sovietica: abbiamo visto com'è finito quel sistema.[..] Questo è un discorso atroce da fare..devo ammetterlo ma come fai a dire cose del genere! L'Italia va di M. proprio perché Il governo e lo Stato non riescono a garantire lavoro a tutti! Credi che sia giusto questo? La tua convinzione è che aumentando la concorrenza in un settore già saturo, sia cosa buona. Vorrei tanto che i nuovi disoccupati o precari del settore odontoiatrico ti potessero incontrare per farti capire quanto siano assurde le tue convinzioni.

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    1. la crisi per gli odontoiatri affermati ultra 40enni.. è comprare il porsche invece del ferrari ilprossimo anno..

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  107. Nel tuo ragionamento vedo il rifiuto del confronto e la paura di mettersi in discussione. Non capisco il motivo. Se ha deciso di intraprendere la libera professione dovresti essere più aperto alle sfide.

    Se un professionista ha stoffa emergerà comunque, anche senza "numero chiuso". Sbagliato pretendere che sia lo Stato a garantire il lavoro. Lo Stato non ha questo compito.

    Vorrei presentarti i tanti odontotecnici e igienisti dentali che hanno deciso di emigrare a causa del "numero chiuso". Dubito che li convinceresti della bontà delle tue tesi.

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  108. E io ho tanti amici odontoiatri che potrebbero non convincersi delle tue...siamo sempre allo stesso punto: due concezioni diverse che convergono in alcuni punti ma che fondamentalmente non possono trovare una verità nel breve tempo. La tua di aprire il numero chiuso a tutti e poi verificare se questo può rappresentare un motivo di crescita o di distruzione della professione odontoiatrica. Dall'altra parte la mia convinzione più vicina all'opinione pubblica del settore, data la sua crisi irreversibile e la totale assenza di progetti nel lungo termine.
    Leggi questi articoli..dato che di questo settore vedo che non sai molto..considerando che conoscendo i veri problemi ti potresti rendere conto che avere più di 1000 neo laureati l'anno è già troppo per un ricambio generazionale decente.
    http://trapanimartino.wordpress.com/2011/05/31/crisi-odontoiatria-nel-2010-25-milioni-di-accessi-negli-studi/

    http://www.lasaluteinpillole.it/news_salute/odontoiatria-italiani-rinunciano-al-dentista-per-crisi-economica.asp

    e questo forum..

    http://www.futurimedici.com/index.php?option=com_smf_bridge&Itemid=0#http://www.futurimedici.com/forum/index.php?topic=183227.0

    http://www.futurimedici.com/index.php?option=com_smf_bridge&Itemid=0#http://www.futurimedici.com/forum/index.php?topic=185464.0

    Caldamente se un professionista ha la stoffa emergerà dove ha la possibilità di farlo! e questa crisi non da questa possibilità! PER APRIRE UN ATTIVITà LIBERO PROFESSIONALE QUALE UNO STUDIO DENTISTICO IN ITALIA HAI BISOGNO DI SOLDI! E NE HAI BISOGNO DI ALTRI PER PAGARE LE TASSE PER LE SPESE DELLO STUDIO...SE NON LE HAI NON PUOI FARE NIENTE...GUADAGNI COME UN IMPIEGATO A VITA...1300 EURO IN UNA CLINICA IN FRANCHISING! come vitaldent..IN QUESTO SETTORE, tu forse non lo sai, non è lo stato che ti paga ma la gente, i consumatori/pazienti che ti fai con uno studio privato...quindi alla tua saccente proposta (..)Se un professionista ha stoffa emergerà comunque, anche senza "numero chiuso". (..) dico si! emergerà comunque, ma non se ha la stoffa ma se ha i SOLDI! e purtroppo in Italia si ragiona così..

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  109. Non è moralmente accettabile impedire a uno studente di iscriversi a odontoiatria sulla base del fatto che, una volta laureatosi, potrebbe sottrarre clientela a qualcun altro.

    Inoltre, per quanto un settore sia saturo, quello studente potrebbe essere più bravo di altri suoi colleghi e crearsi una grande clientela laddove gli altri arrancano.

    Carlo, mi fa piacere che abbia superfato il test, ma sono certo che se ti avessero trombato la penseresti in maniera diversa.

    L'odontoiatria è in crisi? E quale settore oggi non lo è? Il fatturato degli studi legali è crollato. Gli studi d'ingegneria chiudono. Le grandi industrie licenziano. Inseriamo il "numero chiuso" pure lì? Dobbiamo tornare all'epoca in cui la Fiat aveva il monopolio delle auto in Italia? Vuoi il protezionismo?

    Non è col "numero chiuso" che si risolvono i problemi. Semmai servono riforme economiche serie per tagliare gli sprechi e ridurre le tasse. Se l'economia riparte anche l'odontoiatria si riprenderà.

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  110. [..]Non è moralmente accettabile impedire a uno studente di iscriversi a odontoiatria sulla base del fatto che, una volta laureatosi, potrebbe sottrarre clientela a qualcun altro[..]

    Evidentemente il concetto di fondo che ho cercato di esprimere non l'hai capito. Mi dispiace, ma credo che non riusciremo mai ad arrivare a una visione unitaria della cosa. Più e più volte ho ribadito che secondo me un metodo di selezione (che sia a test a crocette o a esame orale o a lotta libera) ci deve essere, almeno quello più meritocratico possibile! POSSIAMO essere d'accordo che questo tipo di test sia fatto male, per tanti motivi, e ti do atto che quando la prima volta che l'ho provato e non l'ho passato ero a pezzi!...Ma non mi sono dato per vinto e ho studiato TUTTO l'anno per cercare di riderlo l'anno dopo e con testardaggine, forza di volontà, tanto sacrificio, sono riuscito nel mio intento! PER VINCERE NELLA VITA BISOGNA LOTTARE e i più bravi vinceranno!...(lo dici anche tu!) al contrario ovviamente di coloro che dopo averlo provato una volta e aver fatto magari 20 (ne conosco tanti!) vanno in Spagna, beffandosi dei collegi che il loro sogno se lo sono guadagnato col sudore e non con i soldi del papà (con tutto il rispetto per i papà).
    Il test d'ingresso non sarà moralmente giusto...ma è una delle tante fonti di selezione che ci propongono nell'università e c'è in TUTTO IL MONDO NON SOLO IN ITALIA! in AMERICA dove sono ancora più rigidi e in tutte le università europee! FORSE TANTO SBAGLIATA QUESTA COSA NON è dopo tutto..
    Tu vieni a parlarmi di morale e poi difendi coloro che aggirano questo ostacolo che ci vede uguali gli uni nei confronti degli altri..mentre invece che va in UNI private lo può fare solo grazie ai suoi soldi! (QUESTO SECONDO TE è MORALMENTE GIUSTO??) Un ragazzo che vuole studiare odontoiatria e non riesce a passare il test non può neanche coronare il suo sogno andando in Spagna o in Romania perché purtroppo non se lo può permettere, MA GIUSEPPE TI RENDI CONTI DI QUELLO CHE DICI?
    Fortunatamente il test c'è e ci sarà ancora per molto ;)! Mi dispiace per te che vuoi abolirlo, ma nei prossimi anni si sta decidendo di inserirlo in TANTE ALTRE Facoltà come GIURISPRUDENZA e l'anno scorso lo hanno inserito a FARMACIA E A CTF..Quindi come puoi vedere in questo momento è il mezzo migliore per garantire (e questo è anche compito di UNIVERSITà PUBBLICHE) Efficienza, Lavoro e Ricerca agli studenti iscritti.
    Un metodo al quale ormai non si può fare a meno! E come avete visto dopo i vostri tanti sforzi per farlo eliminare, che a odontoiatria è legittimo!

    [..]Inoltre, per quanto un settore sia saturo, quello studente potrebbe essere più bravo di altri suoi colleghi e crearsi una grande clientela laddove gli altri arrancano[..]
    Portata all'eccesso (dove anche i bravi sono in crisi e si parla di un settore sanitario, che non dovrebbe mai risentire della crisi perché sta lì per il bene comune dei cittadini) SI CREA SOLO PRECARIATO E DISOCCUPAZIONE. Dott.GIUSEPPE LIPARI Lei vuole precariato e disoccupazione? Da quello che lei dice sembrerebbe di si.

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    1. attaccate le univ private, giustamente in italia siamo leader... zeppi di cepu nicolocusano pippocalò etc.etc. ma a me la uem di madris sembra altra roba molto molto + professionale...

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  111. Giuseppe, scusami, ma sinceramente non capisco cosa ci faccia tu su questo blog; hai detto che non fai parte della sfera della medicina e di conseguenza non capisco come fai, e che interesse hai nel parlare di un mondo che non ti appartiene e che puoi conoscere solo per sentito dire.
    innanzitutto vorrei sottolineare che nè io nè Carlo nè tantomeno qualsiasi odontoiatra laureato in italia può sentiirsi inferiore o temere un collega laureato all'estero perchè la nostra università e la nostra odontoiatria è tra le prime se non la prima nel mondo(sfido chiunque a controbattere su quest'ultimo punto)!
    per quanto riguarda l'argomento numero chiuso: hai citato degli autori illustri, che io non conosco, però non c'è bisogno di una mente superiore per capire che la liberalizzazione di tutte le professioni e l'eliminazione del numero chiuso, dove oggi previsto, creerebbe sicuramente delle consegenze catastrofiche nel medio-breve termine. inoltre nelle professioni sanitarie più che nelle altre facoltà gli studenti e i vari atenei devono tener conto delle strutture che la singola università e l'ospedale hanno a disposizione (es.non posso far entrare a odontoiatria 1500 persone se quell'ateneo possiede 20 riuniti e 10 postazioni le esercitazioni!). con la turnazione che proponevi risolvi poco perchè oltre a studenti e professori ordinari la clinica universitaria è frequentata anche da specializzandi, dottorandi, medici, professori associati, ricercatori, infermieri e tutti questi devono lavorare!
    lo sai che spesso per problemi di spazio alcuni reparti si alternano (es. il martedì e giovedì in quel reparto si fa protesi; il lunedì,mer,ven parodonto)?
    E per questi motivi ritengo il numero chiuso essere molto più importante per garantire una formazione adeguata agli studenti che intraprendo il dato corso di laurea che per garantire a questi un lavoro futuro!

    ultima cosa, ti prego, non parlarmi di meritocrazia se continui a dire che andare a studiare all'estero se non sono stati superati i test in italia è cosa buona e giusta!

    Ciao

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  112. @ Carlo

    Sapevi che in Usa il Governo federale non pianifica il numero totale degli studenti che possono iscriversi nelle facoltà odontoiatriche? Le università americane possono ampliare i loro posti per venire incontro alle esigenze del mercato.

    In Italia non è possibile, tutto è pianificato a livello centrale, attraverso tavoli tecnici a cui partecipano pure i rappresentanti degli odontoiatri (e figuriamoci se costoro hanno interese ad aumentare le iscrizioni!).

    Non conosci il sistema americano, non hai letto il parere dell'Antitrust, non conosci Hayek. Però, in compenso, vuoi avere l'ultima parola su tutto!

    Basta con la demagogia. Non voglio il precariato nè la disoccupazione. Nessuno potrebbe volerla. Tuttavia, più di ogni altra cosa, voglio la meritocrazia (che non si misura con un test a crocette, ma dando a tutti la possibilità di cimentarsi nel mondo del lavoro, in modo che siano i consumatori a premiare chi vale veramente).

    @ Gaetano

    Agisco per senso di giustizia e voglia di libertà. Credo che la libertà non sia un mezzo per un fine politico più alto, ma che sia essa stessa il fine politico più alto che un individuo possa desiderare. Tuttavia la libertà è scomoda. La concorrenza, che ne è figlia, fa paura a molti.

    Si può liberalizzare senza compromettere la didattica, come dimostra il modello americano. Stai tranquillo che, se si abolisse il contingentamento, il numero di aspiranti odontoiatri crollerebbe immediatamente, perchè molti degli aspiranti odontoiatri sono attirati dall'esistenza del "numero chiuso". I maggiori oneri destinati dall'aumento edi iscrizioni a odontoiatria sarebbero comunque compensati dalla diminuzione di iscrizioni in altri corsi di laurea.

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  113. Credo di aver concluso l'argomento. Lascio la parola ai visitatori del blog. Spiacente per chi la pensa diversamente. Vedremo cosa decideranno i giudici europei chiamati a discutere la vicenda.

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  114. Credo che questo riassuma bene: (PER ORA)il Ministero prevede una "prova speciale" o un tirocinio per il Richiedente in possesso di una laurea che abbia una durata inferiore di almeno un anno a quella richiesta in Italia (vedi Spagna) o non sia perfettamente conforme alla corrispondente italiana.


    (Attuazione della direttiva 2005/36/CE relativa al
    riconoscimento delle qualifiche professionali, nonche'
    della direttiva 2006/100/CE che adegua determinate
    direttive sulla libera circolazione delle persone a seguito
    di adesione di Bulgaria e Romania), pubblicato nella
    Gazzetta Ufficiale del 9 novembre 2007, n. 261.


    "«4. In caso di differenze sostanziali tra le qualifiche
    professionali del prestatore e la formazione richiesta
    dalle norme nazionali, nella misura in cui tale differenza
    sia tale da nuocere alla pubblica sicurezza o alla sanita'
    pubblica, il prestatore puo' colmare tali differenze
    attraverso il superamento di una specifica prova
    attitudinale, con oneri a carico dell'interessato secondo
    quanto previsto dall'art. 25." (...)

    "«Art. 22 (Misure compensative). - 1. Il riconoscimento
    di cui al presente capo puo' essere subordinato al
    compimento di un tirocinio di adattamento non superiore a
    tre anni o di una prova attitudinale, a scelta del
    richiedente, in uno dei seguenti casi:
    a) se la durata della formazione da lui seguita ai
    sensi dell'art. 21, comma 1 e 2, e' inferiore di almeno un
    anno a quella richiesta in Italia;
    b) se la formazione ricevuta riguarda materie
    sostanzialmente diverse da quelle coperte dal titolo di
    formazione richiesto in Italia;" (...)

    "Ai fini della prova attitudinale le autorita'
    competenti di cui all'art. 5 predispongono un elenco delle
    materie che, in base ad un confronto tra la formazione
    richiesta sul territorio nazionale e quella posseduta dal
    richiedente, non sono contemplate dai titoli di formazione
    del richiedente. La prova verte su materie da scegliere tra
    quelle che figurano nell'elenco e la cui conoscenza e' una
    condizione essenziale per poter esercitare la professione
    sul territorio dello Stato. Lo status del richiedente che
    desidera prepararsi per sostenere la prova attitudinale e'
    stabilito dalla normativa vigente.»." (...)

    RispondiElimina
  115. Caro G.P., mi dispiace contraddirti ma le cose stanno diversamente.

    Gli articoli di legge da te citati vanno letti nel loro contesto. Ti accorgerai che l'art. 18 della legge esclude l'applicabilità di essi nei casi in cui le professioni ricadano nel capo IV della legge (medico, odontoiatra, infermiere ecc. ecc. con laurea inserita nell'allegato V della direttiva 2005/36/CE).

    Se le lauree sono contenute nell'allegato V della direttiva - anche se di durata inferiore a quella italiana e anche se il piano di studi è differente - il riconoscimento è automatico, senza penalità, senza controlli di natura sostanziale.

    RispondiElimina
  116. "Costruiamo il domani" ha ottenuto il riconoscimento del titolo di odontoiatra conseguito in Romania, con il solo certificato di conformità, senza bisogno di misure compensative o esami integrativi. E' la dimostrazione che la nostra tesi è corretta. Ogni altra considerazione è superflua.

    http://costruiamoildomani.blogspot.it/2012/05/riconosciuto-il-titolo-di-odontoiatra.html

    RispondiElimina
  117. Mah, giuseppe, io non credo che ogni altra considerazione sia superflua. Quello che in questo post si cercava di dimostrare era che il ministero stava cercando di impedire i riconoscimenti dei titoli, non che poi questi per la loro correttezza o per il lavoro di voi illustri avvocati, non arrivassero ad avere la giusta equipollenza. Le norme europee parlano chiaro se i parametri non sono rispettati la laurea torna in spagna o romania, e non c'è corte europa, antitrust, tar o costruiamoildomani che tenga. La mia paura è che dato il periodo di crisi e di poco lavoro, si presentino ricorsi per individui con percorsi poco chiari e con lauree non regolari, cercando imperterriti a dimostrare che comunque le lauree estere possono e devono arrivare a una convalida! Spero vivamente che questo non accada se no si farà la fine della laurea albanese di Renzo Bossi o peggio del circolo di lauree fasulle rumene. Ci stanno provando in tanti ad aprire questo corso con nuovi iscritti anche recentemente con il tentativo dell'università Pessoa di Lisbona ma fin ora sono state tutte respinte dal Ministero e dal Tar, a motivo del fatto che sia meglio AVERNE POCHI MA BUONI

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  118. Quello che ho detto nel post è talmente chiaro che non c'è bisogno di ripeterlo. Ognuno potrà farsi un'idea sulla bontà o meno del mio ragionamento. Il mio era una risposta a chi aveva sostenuto la necessità di sostenere idoneità ed esami complementari per ottenere il riconoscimento del titolo conseguito in Europa.

    Il discorso "meglio pochi ma buoni" mi sembra un modo goffo per giustificare un contingentamento degli accessi che, grazie all'Unione europea, ormai è anacronistico. Non mi soffermo sull'argomento perché è noto come la penso. Voglio sottolineare che "Costruiamo il domani" ottiene risultati (vince le cause) mentre altri fanno solo polemica.

    Il titolo professionale, se inserito nella tabella della direttiva 2005/36/CE, è come la patente di guida europea. Vale in tutta Europa.

    L'Italia non può mettere in discussione le lauree rilasciate dalle altre nazioni europee. Può, ma solo in casi eccezionali, scrivere alle autorità di quel Paese e farsi confermare che la laurea è stata conseguita in maniera regolare. Ma, una volta che lo Stato risponde positivamente, l'Italia deve riconoscere il titolo senza tentennamenti.

    Il paragone con la vicenda Bossi è fuori luogo. L'Albania non è un Paese europeo, quindi i suoi laureati non possono beneficiare della direttiva 2005/36/CE. Per chi non è europeo il riconoscimento automatico non vale.

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  119. Sostengo totalmente Giuseppe Lipari, ma in più aggiungerei una cosa per lor signori: andate a lavorare! Prima peró ricordatevi di denunciare tutti quei vostri colleghi che, mentre voi passavate il test per questi tanto sbandierati MERITI, loro vi passavano in fianco per semplici raccomandazione o meglio per lauti pagamenti. Quando avrete fatto questo allora avrà senso tutto ciò che avete scritto. Fino ad allora sarà solo aria fritta perché anche se voi siete stati i migliori in Italia con il MERITO di aver superato l'amissione, sarete stati comunque conniventi con un sistema malato. E ve lo dice uno che, rimettendoci molto del suo, è vent'anni e più che combatte contro questo sistema, proprio in questo tanto vituperato settore! Buonanotte e rifletteteci

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  120. Ciao,sono un attuale studente di Odontoiatria alla fine del secondo anno...per alcuni di voi potrò essere uno di quelli che deve ereditare lo studio per forza dal papi,per altri uno motivato...infatti non studio odontoiatria in Italia,n'è in Spagna n'è in Romania...studio in Albania non nell Universita di Bossi....ho sentito anche dire con quale coraggio appenderò la mia laurea...la laurea che un giorno otterrò con il mio sacrificio e impegno è un qualcosa che mi sono sudato veramente come voi italiani e,se l ho conseguita qui vuol dire che non sono stato raccomandato o spinto(non intendo dire che tutti i laureati italiani siano raccomandati..anzi..hanno tutta la mia ammirazione)..della Spagna credo che sia una buffonata legalizzata da questa Europa il cui unico vantaggio è quello di farci prendere l aereo utilizzando la sola carta d identità....ah dimenticavo...nella mia Universita di cui non faro il nome il piano di studi è di 6 anni,equivalente a quello italiano per materie e contenuti e soprattutto non servirà alcun riconoscimento...per gli odontoiatri presenti sottolineo che il mio posto me lo sono sudato facendo un test di ammissione identico a quello italiano con molta meno concorrenza,faccio gli esami orali e non a quiz...di certo non è gradevole stare a studiare fino al 20 luglio mentre i colleghi spagnoli sono già al mare già dalla scorsa settimana!!!saluti

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    1. l'invidia è una brutta bestia......caro ragazzo informati prima di parlare!!in spagna si rimane anche fino al 20 luglio per via delle convocatorie straordinarie!!un saluto da Valencia!

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  121. [...]soprattutto non servirà alcun riconoscimento[...]
    Sbagliato Andrea! il tuo riconoscimento non sarà automatico!
    Infatti l'Albania non è nella comunità europea dunque non si possono applicare le leggi di equipollenza dei titoli degli altri paesi ... mi dispiace ma dovrai passare nel complesso meccanismo del riconoscimento come laurea da un paese extra comunitario

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  122. Se sto in Albania è perché sono sicuro di quello che dico...facciamoli andare in Spagna questi aspiranti dentisti...Saluti...

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  123. Carlo e Andrea hanno ragione. L'Albania non fa parte dell'UE e quindi non si applica la direttiva sui riconoscimenti, ma piuttosto le norme italiane sui riconoscimenti, molto più complesse. Tuttavia per chi studia alla "Nostra signora del buon consiglio" - università cattolica italiana con sede a Tirana - il riconoscimento è automatico per via di accordi stipulati con gli atenei italiani. Conosco quest'ateneo e certamente il livello della didattica è eccellente.

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  124. Il numero chiuso in Italia non è una questione di corporativismo è più un'esigenza pratica dettata senso di responsabilità. il numero programmato permette all'università di proporre una didattica(spazi, professori, esercitazioni, pazienti, ricerche) adeguata a formare un Professionista, non un semplice laureato!ti ricordo che questa è una professione medico-sanitaria, le competenze devono essere altissime perchè si lavora sulla salute delle persone!Non si può fare un discorso del tipo apriamo a tutti odontoiatria e poi i più bravi lavoreranno, gli altri cosa fanno allora?!non è giurisprudenza in cui puoi fare diverse mansioni, qui o lavori sui denti o lavori sui denti e se sei incompetente è un grosso problema.
    Passando ai test, non penso proprio sia una cosa impossibile, se non riesci a passare significa che non hai studiato o non ce la fai, quindi non è un lavoro per te. Non si può prendere di voler fare un lavoro se non si hanno le capacità basilari. Le lauree estere sono una buffonata bella e buona di pseudostudenti che frustati tentano di rinfrancarsi con una furbata.

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  125. Il "numero chiuso" come gesto di responsabilità? Gesto di responsabilità sarebbe abolirlo. E perchè è"furbo" chi va all'estero e consegue un titolo che legalmente gli viene riconosciuto dall'Italia? Sta solo applicando la legge.

    Semmai è sciocco prevedere un contingentamento nazionale per iscriversi a Medicina basato sul motivazioni occupazionali, come fa il Miur, pur sapendo che chiunque può andare all'estero e conseguire un titolo che sarà riconosciuto in Italia. Che spreco di risorse! Mandiamo la gente a studiare fuori quando potrebbe farlo in Italia...

    La liberalizzazione di Odontoiatria farebbe crollare le iscrizioni e non saturerebbe il mercato. La gente non è stupida. Molti provano il test di accesso perché attirati dalla prospettiva di un mercato chiuso in cui "chi riesce a entrare" è destinato ad avere buoni guadagni. Esattamente come per la professone di notaio.

    Il numero chiuso - direi ogni numero chiuso - nasce invece dall'idea che il legislatore possa fare meglio del libero mercato. E' una forma di dirigismo. E' un pregiudizio contro l'economia reale. Spesso viene sostenuto con motivazioni nobili ma in realtà quasi sempre è un regalo a chi già esecita una professione. Mi insospettisce che le categorie chiedono il "numero chiuso" per sè, mai per gli altri. Non è curioso? Se fosse un segno di responsabilità, dovrebbero rivendicarlo anche per le altre categorie. Come mai, per fare un esempio, quando il Governo voleva liberalizzare le farmacie non protestavano i pazienti ma solo i farmacisti? Come mai quando il Governo voleva liberalizzare le pompe di benzina protestavano solo i distributori e non gli automobilisti? Come mai sono solo gli avvocati a volere il numero chiuso della professione e non i loro clienti? Altro che responsabilità! Il numero chiuso è un affare di casta.

    Non possiamo essere tutti allo stesso livello. In ogni professione ci sono individui più brillanti di altri. Se un individuo si iscrive a odontoiatria, pur non essendo brillante, è una sua libera scelta. Non vedo scandalo. Se invece è incompetente, ossia non adeguato alla futura professione, allora sarà bocciato agli esami e non conseguirà la laurea. Non potrà esercitare la professione. Non vedo scandalo.

    E se invece lo promuovono, due sono le possibilità: o non è incompetente (e dunque merita di eserciatre la professione), o sono incompeteneti i suoi professori (e dunque dovremmo prendercela con loro e licenziarli: questo mi scandalizza!). Mi fido più di una selezione che dura 6 anni, nella quale accanto alle materie teoriche è possibile effettuare tirocini, che si una selezione che dura 2 ore. Nella quale è possibile barare, come dimsotrato dalla numerose inchieste della magistratura.

    Comunque, il problema del "numero chiuso", dal mio punto di vista è il seguente. Ammesso che sia possibile misiurare oggettivamente la bravura, ci sarà sempre qualcuno più bravo di qualun'altro. E non mi sembra giusto che sia il legislatore a decidere "quanto bravo" deve essere un tizio per avere il diritto di potersi iscrivere all'università e cimentare "sul campo". Perchè, prendendo per buono il tuo agionamento, nulla impedirebbe al legislatore di dire che, siccome in questi ultimi anni ci sono state troppe immatricolazoni, per i prossimi 6 anni si iscriveranno uno studente per ogni ateneo.

    Ecco, una situazione limite come questa secondo il tuo ragionamento sarebbe perfettamente legittima, perchè dettata dalla preoccupazione di garantire a tutti il lavoro. Ma, un ragionamento del genere mi sembra pazzesco, perchè ignora che, per quanto sia saturo il mercato, ci sarà sempre qualcuno più bravo che riuscirà ad avere successo e a prosperare laddove gli altri colleghi meno bravi vivacchiano...

    RispondiElimina
  126. non mi ritrovo nel fatto che aprendo a tutti calerebbero le iscrizioni e il mercato non si saturebbe, in base a cosa?!è una legge economica, più offerta della richiesta crea disoccupazione, vedi giurisprudenza.
    é assurdo poi pensare di poter permettere a tutti di frequentare la facoltà di odontoiatria o peggio ancora medicina, scremando man mano i più bravi!!è impraticabile sia come gestione economica sia organizzativa-strutturale, inoltre cosa dovrebbero fare quelli che a 22-23 anni si ritroverebbero inidonei a diventare odontoiatri?!Giusto invece saggiare capacità, motivazioni e preparazione al primo anno non procrastinandolo dopo anni di studio che potrebbero risultare vani; poi non venirmi a raccontare che ai test si bara, è impossibile(perlomeno nelle università serie, poi se mi dici Bari o Palermo...)!!
    passando al libero mercato, ti ricordo che l'odontoiatria è una professione libera: tutti possono aprirsi il loro studio a patto che abbiano le credenziali necessarie(lauree vere non comprate), la vera casta è quella dei farmacisti, li si che è chiusa ai nuovi!!o hai la tua farmacia o fai l'impiegato!!
    inoltre è stato dimostrato da fior fior di economisti che il libero mercato non è la forma migliore di economia (vedi i disastri in ambito finanziario), aggiungi poi che stiamo parlando di un ambito molto delicato come quello sanitario in cui la salute dovrebbe anteporsi al guadagno.

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  127. Caro Matteo, il fatto che il "numero chiuso" valga sia per gli atenei statali che per quelli non statali è la dimostrazione di quanto assurdo e sciocco sia questo meccanismo.

    Perchè un ateneo non statale - finanziandosi con le rette degli sudenti - potrebbe benissimo espandere l'offerta formativa senza creare problemi a nessuno.

    1) L'abolizione del "numero chiuso", strumento che ha lo scopo di garantire una rendita di posizione ai futuri professionisti, toglierebbe appeal al corso di laurea. Le iscrizioni crollerebbero perchè pochi sarebbero disposti a studiare 6 anni in un settore dove non ci sono barriere all'ingresso. Si iscriverebbero solo i più motivati. L'esempio con giurisprudenza non è calzante perchè si tratta di un corso di laurea meno settoriale e dunque attira più studenti.

    2) Se bisogna anteporre la salute al profitto, non vedo che ragione abbiamo di mantenere uno strumento come il "numero chiuso", che ha come unico risultato quello di restringere artificialmente l'offerta di professionisti, garantendo un sostegno al reddito del futuro professionista, non la tutela della salute umana.

    Per alcuni è inaccettabile l'idea che un individuo, solo perchè ha studiato 6 anni all'Università, possa ritrovarsi senza un reddito adeguato o che sia addirittura costretto a fare altro. Ma col protezonismo non si arriva da nessuna parte. Non è moralmente accettabile che, pur di garantire un lauto guadagno a qualcuno che non è capace, si impedisca a qualun altro più bravo di mettersi alla prova in quel settore...

    3) Quella di odontoiatra è una professione libera, ma l'iscrizione al corso di laurea no, perchè contingentato dallo Stato per "fini occupazionali". Ogni anno lo Stato decide quanti soggetti potranno laurearsi e dunque indirettamente decide quanti potranno esercitare quella professione.

    4) Sul libero mercato non condivido. Le cause della crisi, come spiegato da Jesus Huerta De Soto, vanno ricercate nelle politiche monetarie anticicliche applicate dalle banche centrali e nel rifiuto di applicare le politiche liberiste.

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  128. Ciao a tutti trovo qst spazio internet molto interessante. sn un ragazzo di 22 che da 20 gg vive e studia odonto all'università Fernando Pessoa di Oporto in Portogallo.... Qui come in Spagna odonto è cinque anno cioè 10 semestri.... Ed è proprio qui che mi sorge un dubbio, visto che on Italia è 6 anni il percorso di studio odonto, non è che dovrei aver problemi per avere il riconoscimento del titolo professionale in Italia frà cinque anni se tutto.va bene?? in quali casi si applica la misura compensativa per il.riconoscimento della professione di odontoiatra conseguita all'estero?? Grazie mille a tutti.quanti raga

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  129. La direttiva 2005/36/CE prevede che la laurea in Odontoiatria abbia una durata minima di CINQUE anni e che contenga una serie di materie (idem per medicina).

    La laurea dunque verrà certamente convalidata, anche se in Italia la durata è maggiore che in Portogallo, a patto:
    - che l'università sia riconosciuta dallo Stato portoghese
    - che il titolo rilasciato sia quello indicato nell'apposita tabella della direttiva 2005/36/CE (Carta de Curso de licenciatura
    em medicina)

    La misura compensativa può essere disposta dal Ministero della Salute solo se non è applicabile la direttiva suddetta. Esempio: laureato in nazione extraeuropea che chiede il riconoscimento del titolo in Italia. Tuttavia, anche in questo caso, non è detto che la misura venga applicata, perchè la direttiva stessa e il diritto comunitario prevedono eccezioni.

    Leggendo la legge italiana sembrerebbe che una differenza di durata possa di per sè consentire al ministero di applicare la misura compensativa, ma la direttiva chiarisce che non è affatto così. Tra la direttiva e la legge prevale la direttiva, perché è una fonte di rango superiore.

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  130. Perfetto grazie mille per la sua risposta completa. mi sn preoccupato poiche ho.letto.attraverso il sito del ministero della salute i risultati degli scritti e orali per.la misura compensativa del titolo di odontoiatra conseguito in un Paese Terzo. E per Paese terzo s'intende una nazione extraeuropea?? Giusto? Grazie mille ancora

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  131. Mi scusi Giuseppe Lipari vorrei chiederle se sa dare una spiegazione su qdt nuovo decreto legislativo sn sempre io il ragazzo che studio odontoiatria a Oporto ecco qui il decreto DECRETO 29 luglio 2010 , n. 268 Gazzetta Ufficiale N. 35 del 12 Febbraio 2011 http://gazzette.comune.jesi.an.it/2011/35/1.htm

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  132. Come ho avuto modo di spiegare via email a numerosi navigatori, questo regolamento si applica solo ed esclusivamente nei casi indicati dall'art. 24 del dlgs n. 206 del 2007, norma che a sua volta NON si applica se la laurea è stata conseguita in Europa e nel rispetto della direttiva 2005/36/Ce sui riconoscimenti. Nei prossimi giorni posterò un articolo "ad hoc" per chiarire i numerosi dubbi in merito al fatto che in alcuni paesi europei odontoiatria dura 5 anni e in Italia 6. La differente durata, se la laurea è menzionata nella direttiva 2005/36/CE, NON è influente e lo Stato non può pretendere misure compensative.

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  133. Prima che la legge, bisogna utilizzare la logica.

    Se l'Italia, solo grazie alla maggiore durata del proprio titolo di laurea in odontoiatria, potesse bloccare i riconoscimenti, basterebbe portare la durata della laurea a 7 anni per impedire qualunque riconoscimento, vanificando i principi elementari sulla libera circolazione delle persone e il riconoscimento dei titoli di studio. Ciò sarebbe la negazione degli elementari principi su cui si basa l'Unione europea.

    Quello che conta non è la durata del titolo di studio, ma il principio cardine secondo cui lo stato NON può pretendere requisiti ulteriori a quelli indicati nella direttiva. Preciso ancora una volta che la laurea verrà riconosciuta automaticamente, a patto che risponda ai requisiti della legge e che sia abilitante, cioè consenta di praticare la professione (se non lo è, basta che il laureato in europa superi l'esame di stato nel paese in cui ha conseguito il titolo e si iscriva all'albo professionale prevista dall'ordinamento).

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    1. La legge presa in considerazione è quella dello Stato che l'ha rilasciata. Dunque, per fare un esempio, se la laurea è stata conseguita in Portogallo, è necessaria che essa rispetti la legge di quel Paese.

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  134. Grazie mille per le sue spiegazioni. Cmq la mia università è riconosciuta dalla Stato del Portogallo, il titolo che rilascia è quello di "Medico Dentista" e la laurea è abilitante, proprio come figura nella tabella della direttiva europea. In pratica in Portogallo funziona perfettamente come in Spagna. Aspetto con ansia l'articolo che ha detto di pubblicare nei prossimi giorni, riguardante dubbi in merito al fatto che in alcuni paesi europei odontoiatria dura 5 anni e in Italia 6. Grazie Mille ancora

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  135. E allora, se le cose stanno così, la laurea sarà riconosciuta senza alcun problema. Ecco l'articolo.

    http://costruiamoildomani.blogspot.it/2012/10/riconoscimento-della-laurea-in.html

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  136. Signor Giuseppe Lipari sono uno studente in odontoiatria della NSBC (nostra signora del buon consiglio)a Tirana Albania ..Qui ci sono Tutti PRofessori che insegnano a Torvergata. il corso è di 6 anni ma essendo una università extracomunitaria cosa si deve fare dopo il conseguimento della laurea per poter esercitare in Italia..Ti ringrazio per l'attenzione

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  137. Salve a tutti,il prossimo anno frequenterò il corso di odontoiatria alla UEM di Valencia.
    Sono molto contento di andare via dall'Italia,e spero vivamente di rimanere in Spagna,in quanto,secondo il mio modesto parere,ormai viviamo in una società corrotta,ipocrita e con idealismi arretrati rispetto ad altri stati nel resto del globo.
    A parte ciò è comunque un'esperienza unica nella vita e così avrò anche modo di imparare un'altra lingua e provare una società differente da quella italiana.
    Come già alcuni utenti hanno citato in precedenza,queste sono scelte personali dove bisogna viverle di prima persona per capire i veri motivi di queste scelte.
    Non tutti sono figli di dentisti/dottori che vogliono perforza prendere sta benedetta Laurea per ereditare lo studio di famiglia,ma sono ragazzi che hanno la passione e la voglia di fare!
    Visto che non sò bene come saranno fatti gli esami e cose varie non giudico;ma di sicuro sò che è assolutamente vero che in Spagna ci sono moltissime ore di pratica (nella clinica universitaria)e questo sarà molto utile quando lo studente finirà il corso,per trovare il più presto possibile il lavoro o addirittura (se ci sono le possibilità)aprirsi uno studio privato.
    Il punto è:ragazzi non creiamoci del sangue gramo perchè la vera rovina della nostra nazione sono i nostri parlamentari!
    NOI GIOVANI DOBBIAMO ESSERE UNITI E FORTI PER CREARE TUTTI INSIEME UNA NAZIONE CON LA N MAIUSCOLA!!!
    cordiali saluti a tutti...

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  138. Visto che sei così motivato, perchè non provi ad entrare in Italia? Lo vuoi sapere il segreto per entrare? STUDIA!!!!!! Ci vuole tanto a capirlo??? Gli italiani sono abituati a cercare o crearsi delle scorciatoie per superare gli ostacoli, andando in spagna a studiare stai solo avvalendo le mie teorie. Pace e buono studio (se proprio ti va di studiare)...

    RispondiElimina
  139. Mi è capitato per caso di leggere quello che avete scritto. io sono uno studente di medicina al 5° anno in Italia. Ho avuto delle esperienze di studio e pratica all'estero e, sinceramente, posso dire che l'Italia non è quest'idillio rispetto alla Spagna. ho visto e conosciuto i ragazzi che studiano nelle università pubbliche in spagna e non mi sembra che ci sia tutta questa differenza. come qui in Italia, anche lì si possono trovare secchioni o ragazzi che non hanno voglia di fare nulla. Sinceramente, secondo la mia esperienza, i livelli delle università pubbliche di medicina della zona occidentale dell'unione europea (il resto non so come sia) sono piuttosto simili, unica eccezione sono i Paesi anglosassoni in cui l'uni privata è l'eccellenza. Rispetto all'Italia, però, ho trovato che gli ambienti di studio e ricerca siano molto più stimolanti ed eterogenei ed inoltre l'impegno è quasi sempre riconosicuto senza che si debba sottostare al regime autoritario ed autocratico degli atenei italiani. Quindi il mio consiglio è: se avete voglia e possibilità andate all'estero per viverci; dovrete sgobbare ugualmente, ma se valete sarete riconosciuti.

    RispondiElimina
  140. Salve a tutti.
    Mia figlia ha studiato alcuni anni delle scuole superiori in USA ed adesso vuole fare odontoiatria in Spagna. Quando è tornata in Italia dagli USA ha dovuto subire una serie di angherie da parte dei professori della nostra scuola superiore perché sostenevano che negli Stati Uniti la scuola superiore è più facile.... Mah!.... Mia figlia adesso vuole fare odontoiatria per passione non perché deve ereditare lo studio del padre (cioè io) o di qualche altro congiunto.... io personalmente le consiglio di fare Ingegneria però, ripeto, lei VUOLE FARE ODONTOIATRIA PER PASSIONE..... e in Italia è praticamente impossibile per il limitato numero di posti.
    Mi permetto di aggiungere qualcosa sulle leggi del mercato e sulla meritocrazia, anche se non sono del settore medico. Io sono un ingegnere elettrico libero professionista e nonostante il periodo di crisi che attanaglia tutto il mondo occidentale me la cavo egregiamente. Ad ingegneria non c'è il numero chiuso come a medicina o ad odontoiatria, però c'è una selezione naturale durante i primi anni. Conosco invece figli di medici e dentisti che sono riusciti a superare i test (non si sa come) però sono letteralmente delle capre.
    Nel mio caso poi, mi sono laureato con la lode e guadagno bene perché sono in grado di fare cose che altri miei colleghi non riescono a fare..... e questo è un mio merito..... invece in Italia si cerca di limitare l'accesso ad alcune professioni con il numero chiuso o con altro tipo di tutele tipo i notai o i farmacisti che sono retaggi del medioevo e che esistono solo in Italia..... ma viviamo in Europa o a Kabul?...... e il merito dove è in questi casi?.... in mezzo a quelli che non superano il test ci potrebbe essere qualche persona meritevole... però per fortuna che i tempi, INEVITABILMENTE cambieranno...... e poi vedremo che fine faranno i test di ingresso, la baronia universitaria, i notai, i farmacisti, ecc..
    Siete tutti giovani, abbiate fiducia in voi stessi e coltivate le vostre passioni.....
    Un caro saluto a tutti.

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  141. Si certo negli STATES le superiori sono molto più facili e meno impegnative lo sanno tutti!! Mhàà qst è bellissima non l'avevo mai sentita Ahahah certo ma chi erano i prof di sua figlia dei laureati ad Harvard or College Park?? Veramente in alcune scuole superiori degli STATES si studia più che da noi nelle università pubbliche lo dico per certezza ed esperienza visto che 6 dei miei 9 cugini che sono italo americani ciaoooo

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  142. sono Andrea uno studente di odontoiatria in Spagna.
    leggendo i vostri commenti mi permetto di fare due considerazioni indirizzate principalmente a quelle persone che considerano la mia universita' inferiore rispetto a quella italiana:
    1) considero stupidi i commenti che ritengono che un laureato in spagna non sia all' altezza di un laureato in italia in quanto non ha passato il test di ammissione. stupido perche' le materie richieste nel test non hanno nulla di odontoiatrico. io sinceramente preferirei essere curato da un odontoiatra che sappia bene il suo lavoro, non un odontoiatria che ha preso 40 su 40 delle domande di cultura generali e poi in pratica non ha le capacità o che magari il test l' ha passato per raccomandazione!!

    2)non avendo esperienze di studi universitari italiani mi e' difficile paragonare il mio dal vostro studio, quel che ho potuto fare e' confrontare il mio programma. i risultati sono stati che effettivamente alcune materie io le ho un po' meno approfondite (cio' non significa passare l esame senza studiare o che si faccia poco),pero' quello che ho anche notato e' che a livello di lezioni pratiche in Italia si fa ben poco. un esempio? arrivare al quinto anno e aver preso 3 impronte!!
    mi sembra che le considerazioni e le critiche bisogna farle ma correttamente, che per quanto uno possa studiare nel campo odontoiatrico e' molto importante la pratica!

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  143. Salve,
    mio figlio vorrebbe iscriversi ad odontoiatria e stiamo seriamente considerando la possibilità della UEM Valencia.
    Sapete se ci sono problemi per il riconoscimento in Italia visto che il loro piano di studi è di 5 anni (300 crediti) e non di 6 come il nostro(360 crditi).
    E' importante! Chi mi può aiutare?
    Grazie a tutti.

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  144. http://costruiamoildomani.blogspot.it/2012/10/riconoscimento-della-laurea-in.html

    Basta leggere il blog.

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  145. Salve,
    ho letto il blog,tutto diventa relativo al giorno d'oggi,una persona che si priva anche della piu' piccola speranza e' una persona misera,al di la' di tutto vorrei avere informazioni precise(per quanto possibile) sulle difficolta relative alla lingua ed economiche da coloro che gia' sono stati li'! GRAZIE MILLE

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  146. Come dev' essere l' infiltrato sub-epiteliale in una lesione lichenoide, pechè si possa escludere un lichen?
    Un carcinoma squamoso orale classificato come T2N1M0 quali caratteristiche cliniche presenta?
    Quali classi di farmaci possono causare un' iperplasia gengivale?
    Quale effetto collaterale è evidente in un paziente affetto da HIV che faccia uso di Abacavir come inibitore nucleosidico della trascrittasi inversa?
    C'è qualche laureato all' estero in odontostomatologia che mi sa rispondere?

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  147. Ci sono nel mondo milioni di professionisti, milioni di artigiani e milioni di commercianti ma ciò non toglie che esiste anche una selezione che a prescindere da quella burocratica e percio universitaria , faccia si che nascano persone in ogni settore piu o meno portate ad un mestiere. Non basta una laurea per essere un odontoiatra e perciò rivendicare un mutuo e uno studio pieno di pazienti. Ci sono passione, mani e testa che rivendicano ancor più il diritto di poter gioire dei frutti di qualsiasi mestiere. Al dilà di normative, direttive o leggi ognuno di noi deve essere libero di seguire il proprio istinto liberamente e non solo perché un lavoro sia più o meno remunerativo ma perché deve essere una passione. Non tutti gli studenti che superano un tanto impossibile test saranno i futuri detentori dello scettro magico dell odontoiatria. Il lavoro è un altra cosa. Limitare un lavoro per leggi di mercato estrapolate da assurdi conteggi numerici è quanto di più banale esista. E se in un anno si son laureati 5000 fantocci anzicchè 5000 odontoiatri? che facciamo saturiamo il mercato con professionisti incapaci? Costringiamo il mercato ad andare negli abissi dell incompetenza? È facile ed è comodo scaricare la colpa ad un mancato mutuo, ad uno studio vuoto o ad un gruppo di alieni che guariscono dalle patogie della bocca, viene altresì un po piu difficile cercare qualcosa di sbagliato in cio che stiamo facendo e come lo stiamo facendo. Lasciate ad ognuno la possibilità di esprimeree proprie capacità liberamente, chi ha paura di tanti colleghi deve rendersi più forte e preparato essere perciò competitivo e non limitare il numero dei concorrenti per paura di essere sopraffato. DENTI STRETTI E DURO LAVORO HANNO SEMPRE RIPAGATO CHIUNQUE E DOVUNQUE. In bocca al lupo a tutti. Le normative ci sono e sono qua to di più democratico l europa abbia mai potuto fare.
    Attenzione non è assolutamente mia intenzione puntare il dito con chi si lamenta di non riuscire a lavorare e considerarlo incompetente ma solo una mia opinione.
    Francesco Polito.

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  148. Limitare il numero di professionisti in un settore significa anche limitare la possibilità di nascita di grandi professionisti. E come dire ci son troppi calciatori bravi quindi basta da quest anno posso o giocare a calcio massimo 20 persone. Il livello del calcio restera sempre quello e non ci sarà mai competitività che crerà e fara si che ci saranno sempre migliori giocatori. NON ABBIATE PAURA ABBIATE VOGLIA DI FARE MEGLIO.

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  149. Avvocato romeno abilitato anche in Italia, offro tutoraggio per gli interessati ad iscriversi alle universita in Romania. Tel +40752090093, email dalissime@gmail.com www.juristudio.com

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  150. Sono già aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2016/2017 ai corsi di laurea in Romania per le facoltà di medicina e odontoiatria SENZA TEST D’INGRESSO in lingua INGLESE. info http://www.laureainromania.it cell. 3287459110.

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  151. Sono già aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2016/2017 ai corsi di laurea in Romania per le facoltà di medicina e odontoiatria SENZA TEST D’INGRESSO in lingua INGLESE. info http://www.laureainromania.it cell. 3287459110.

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  152. Salve !
    Vorrei sapere come si fa per riconoschere un diploma di odontoiatria di un paese fuori l'europa.

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  153. Il diploma di igenista dentale conseguit in Spagna è una bufala! Fate attenzione. Il ministero non lo riconosce!

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  154. Ciao sono TINA PATRICK, dall'Arizona. sono
    pubblicizzando questa straordinaria testimonianza della mia vita per te perché io
    sapeva di così tante persone che avranno ancora gli stessi problemi, che tu
    stanno trovando così difficili da risolvere. Io e il mio MARITO abbiamo sofferto
    HIV negli ultimi 2 anni. abbiamo visitato i medici ma non hanno potuto ottenere
    la soluzione definitiva alla mia malattia. L'ho quasi sciolto fino all'una
    giorno fedele in cui ho visto tante testimonianze incredibili su DOTTOR.MARK come
    ha curato i pazienti con infezione da HIV. Così dissi al mio MARITO e ad entrambi
    Decidi di fare un tentativo e contattalo, eccoci qui. Tutto grazie a
    MARCHIO DEL MEDICO per curare il nostro HIV in modo permanente. Ora siamo entrambi perfettamente
    bene, e siamo entrambi negativi all'HIV. anche tu puoi guarire oggi
    contattando il suo indirizzo e-mail ora (markherbs1960@gmail.com)
    WhatsApp (+2348143146413) questo è il mio numero di telefono (+14043410510)

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"Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un'opinione diffusa sia cretina anziché sensata". Bertrand Russell.