domenica 28 febbraio 2010

Pdl escluso dalla provincia di Roma propone ricorso. Ma in realtà la lista ormai è spacciata.

E' noto che la lista del Pdl è stata esclusa dalla circoscrizione di Roma perché presentata in ritardo (alle 12.45 invece che alle 12.00) e che il partito, dopo il rigetto del primo ricorso, ha annunciato che si rivolgerà alla commissione elettorale regionale.

Quante possibilità ci sono che la lista venga riammessa? Una su 10.000. Il Pdl farebbe bene a lasciare perdere le polemiche e a concentrarsi sulla campagna elettorale.

Vi spiegahiamo subito il perchè.

In uno “stato di diritto” vige il principio della separazione dei poteri. Il parlamento e consigli regionali votano le leggi (potere legislativo), il Governo e le regioni amministrano (potere esecutivo) e la magistratura decide le controversie (potere giurisdizionale). Il Capo dello Stato è una figura super partes che non può ingerirsi nelle decisioni dei tre poteri senza violare la Costituzione.

Ogni appello al Capo dello Stato, quindi, è del tutto inutile perché egli non può (e anzi non deve) condizionare le decisioni della magistratura. Ecco perchè il Pdl sbaglia a rivolgersi a Napolitano. E sbaglia anche ad insistere nella via dei ricorsi.

E' risaputo, infatti, che per presentare una lista elettorale occorre depositare una serie di documenti entro un termine stabilito dalla legge a pena di esclusione. A qualcuno, forse, potrà sembrare uno norma stupida, ma in realtà non affatto così. Il rispetto del termine è indispensabile per consentire il controllo della documentazione e la stampa delle schede elettorali.

Se si consentisse a un partito di consegnare le liste in ritardo, infatti, bisognerebbe concedere questa facoltà anche a tutti gli altri, vanificando in questo modo il termine stesso...

Ora, la giurisprudenza del Consiglio di Stato, giudice di ultima istanza in materia elettorale, è chiarissima nell'indicare che la lista presentata in ritardo non può essere ammessa. L'unica eccezione riguarda il caso che il presentatore della lista si trovi già dentro il tribunale, con tutta la documentazione richiesta, e che il suo ritardo dipenda da valide ragioni (Cds, sez. V, n. 1271/2002 ma si veda, per una sentenza più recente, Cga, sez. giur., n. 839/2008). Circostanza che in questo caso non si è verificata, perché i due soggetti incaricati di presentare la documentazione, allle 12, non si trovavano né nell'ufficio elettorale né nel tribunale e, tra l'altro, hanno ammesso di aver tardato per colpa di un panino (sic!).

E siccome la magistratura, nonostante quello che si sente dire in giro, è un organismo serio, la controversie odierna sarà risolta applicando la regola di diritto enunciata sopra e dunque escludendo la lista.

Il ricorso presentato dal Pdl sarà quindi respinto. E così pure l'eventuale ricorso al Tar e l'eventuale appello al Consiglio di Stato.

Dispiace che alcuni esponenti del centro destra (il sindaco Gianni Alemanno, la candidata Pdl Renata Polverini e l'onorevole Francesco Storace) insistano nel chiedere la riammissione della lista, tra l'altro rivolgendosi impropriamente al Capo dello Stato, invece che prendersela coi presentatori. Dai nostri amministratori pretenderemmo una migliore conoscenza del diritto amministrativo.

Una delle poche eccezioni è il ministro Gianfranco Rotondi, politico non a caso laureato in Giurisprudenza, che invece di reclamare la riammissione della lista, richiesta che non può essere accolta per i motivi indicati sopra, si è scagliato contro i responsabili del ritardo: “I maestri del PdL hanno fatto perdere la Polverini a tavolino. Io ne ho piene le tasche di fare il parente povero in questa banda di incapaci. Nemmeno la campagna elettorale mi induce a misericordia”.

Dispiace che la lista della polverini sia stata esclusa. Tutti i partiti hanno diritto di partecipare alle lezioni ma la legge è uguale per tutti e non si possono fare eccezioni per nessuno. Nenanche se ad essere scluso è stato il maggior partito del Lazio.

Il messaggero e Repubblica hanno dedicato ampio spazio all'argomento.


http://roma.repubblica.it/dettaglio/pdl-senza-lista-in-provincia-di-roma-la-corte-dappello-ha-respinto-listanza/1872910

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=92987&sez=ELEZIONI2010

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"Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un'opinione diffusa sia cretina anziché sensata". Bertrand Russell.