lunedì 5 maggio 2008

Redditi 2005, Visco sfida il Garante

Oggi Repubblica ha pubblicato un interessante articolo di Carlo Bonini sulla vicenda delle dichiarazioni dei redditi.

Il legale di Visco nell'articolo spiega che il viceministro è tranquillo visto che il reato che viene ipotizzato, il trattamento illecito di dati personali, non può conoscere destino diverso che l'archiviazione. "Va da sé che rispettiamo il lavoro di un magistrato responsabile e capace come il procuratore aggiunto Franco Ionta - dice il legale di Visco - ma è altrettanto chiaro che in questa storia le procedure sono state rispettate e che chi oggi le contesta nel dibattito pubblico dovrebbe avere almeno l'onestà intellettuale non di cavillare, ma di dire con chiarezza agli italiani che non vuole che un principio di trasparenza fissato per legge nel lontano 1973 venga applicato. Si abbia insomma il coraggio di riconoscere che quelle norme non vanno più bene e che, negli anni scorsi, quando pure sono state applicate qualcuno dormiva".

Gli argomenti sostenuti dal difensore di Visco sono due. Il primo argomento insiste sul "principio di trasparenza e l'obbligo di pubblicazione" dei dati fissato dalla legge del 1973. Il secondo sulla "assoluta equivalenza tra lo strumento della carta stampata e Internet". Negli anni passati infatti i quotidiani hanno pubblicato elenchi completi di contribuenti e gli stessi quotidiani, da anni, diffondono i propri contenuti anche online. L'autore del pezzo fa notare che in occasione di questi precedenti il Garante non ha mai eccepito nulla.

http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/economia/redditi-online/visco-sfida-garante/visco-sfida-garante.html

Domani verrà pubblicata la decisione del Garante.

Nessun commento:

Posta un commento

"Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un'opinione diffusa sia cretina anziché sensata". Bertrand Russell.