sabato 5 gennaio 2008

L'Italia alla Sarkozy

Così come nel ’95 quando dal vecchio Msi venne alla luce Alleanza Nazionale, vicissitudine nota alla storia come “svolta di Fiuggi”, a breve dall’8 al 10 febbraio G. Fini ha indetto una conferenza programmatica in cui probabilmente An cambierà pelle e forse nome e simbolo. Il nuovo nome “Partito per gli Italiani” potrebbe essere il preludio dell’evoluzione che sta investendo la destra italiana. Fini sta incarnando quanto il volgo destroso spera si realizzi in Italia, e finalmente ha realizzato una serie di punti che verranno sviluppati nei prossimi giorni in cui si mette in risalto la vita, la dignità della persona, la famiglia, i giovani, la sicurezza, l’Europa dei popoli, il sociale, il martoriato Sud, il patrimonio culturale, il presidenzialismo ed il federalismo; Sarkozy docet. A quarant’anni dalla buffonata sessantottina l’Italia risente ancora degli effetti negativi di quell’epoca in cui sono stati soppressi primordiali valori quali l’identità della Nazione, il merito, la legalità, la famiglia. Nei suoi punti Fini elabora il pensiero, credo, di tutti gli italiani con un po’ di materia grigia in testa come il valutare la proposta dell’inquilino dell’eliseo di introdurre la quattordicesima mensilità, oppure la possibilità di istituire degli esami obbligatori in lingua italiana per gli stranieri col fine ultimo del conseguimento della cittadinanza, in quanto l’Italia è di chi la ama; Sarkozy docet, in versione francese naturalmente.
Il testo di Fini continua chiudendo le porte della nuova An, in tema di valori, ad ogni concessione laicista, si dice no infatti all'identificazione legale delle coppie di fatto, no alle norme antiomofobia che siano lesive alla libertà di pensiero, all’eutanasia. Dice Sì invece al fisco a dimensione familiare al contenimento del caro vita, al diritto alla casa e all’estensione dei congedi parentali. Fini punta anche su di noi giovani, speranza italiana da non mettere in secondo piano, proponendo un osservatorio sui concorsi per perorare il merito. Sul tema sicurezza arrivano, ed era ora, le misure draconiane contro qualsivoglia criminale. Il partito propone un referendum per revocare gli sconti di pena previsti dalla legge Zozzini, con una moltitudine di processi per direttissima dando da lavorare ai magistrati oziosi, tolleranza zero per chi sporca, danneggia, assume atteggiamenti di prepotenza.
Inoltre si vogliono gonfiare le tasche delle forze dell’ordine e ripristinare con più severità la legge Bossi-Fini sull’immigrazione. Il documento comunica anche una petizione al Parlamento europeo in cui si attacca la Cina che continua a violare le regole di mercato. In campo economico Fini ribattezza la diminuzione dei gravami fiscali, con l’abolizione dell’Irap e forme di tassazione non vessatorie per le piccole imprese. Si fornisce una ricetta per una forte onnipresenza statale nel meridione ed un richiamo al nucleare come fonte energetica piuttosto che servirci di altri paesi
produttori. Infine si danno rilievo a riforme come il presidenzialismo realizzandolo con lo strumento dell’Assemblea Costituente e alla concessione dello Statuto speciale alle regioni che lo richiedano.
Insomma che grande Italia che si verrebbe a realizzare con 5 anni di questa politica repressiva, democratica, liberale ma anche pura e libera da ogni degrado morale, da ogni clientelismo, perbenismo e da ogni falso moralismo, una politica in cui etica e socialità andrebbero in perfetta coesistenza.

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"Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un'opinione diffusa sia cretina anziché sensata". Bertrand Russell.