lunedì 26 novembre 2007

Scompare la "gloriosa" Settecannoli

Nel calcio moderno delle TV satellitari, del digitale terrestre sembra non esserci proprio spazio per quelle piccole realtà che erano le squadre di borgata. Come un buco nero il calcio di oggi e la situaizone economica siciliana non permette la sopravvivenza di quelle squadre dilettantistiche che rappresentano non solo un confronto fra 22 ragazzi in calzoncini ma sopratutto un fenomeno sportivo con risvolti sociali.

Le squadre della periferia, da 50anni a questa parte, regalavano un sogno, una speranza... ai ragazzi della periferia palermitana.
Quanti di noi non hanno mai militato in una di queste formazioni? Quanti non si ricordano i confronti con gli altri studenti sulle partite, sulle trasferte, gli allenamenti delle proprie squadre di appartenenza? Così come la squadra dell'A.M.A.T, la Bacigalupo, la Fincantieri,, la Juventina anche la Settecannoli ora entra forzatamente in pensione. Con buona pace di 50 anni di storia... di derby politici con la Bacigalupo (la formazione della palermo-bene) prima e con la Che Guevara dopo... Con buona pace di una squadra che "ha sistemato" diversi giovani di un quartiere, di una zona non certo facile!!! Con buona pace di un pubblico che nelle partite di cartello segnava i 2mila spettatori!!!

Troppo alti i costi (sopratutto l'affitto di aridi campi in terra battuta!!), troppo pochi gli sponsor, ormai totalmente concentrati sul Palermo e fagocitati dal calcio moderno. Troppo irrisorio e denigratorio l'apporto e l'aiuto del Comune e della Regione. Non so voi.... ma a me questo calcio fa sempre più SKYfo... NON CI STO!!! Nella speranza che qualche Assessore allo Sport decida di tutelare, con qualche finanziamento o torneo locale in stile americano, certe realtà che rappresentano prima ancora che una risorsa sportiva... un patrimonio sociale!!!

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"Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un'opinione diffusa sia cretina anziché sensata". Bertrand Russell.