martedì 30 ottobre 2012

E se il riconoscimento non viene in tempo... il Ministero della salute sfida i cittadini

Settimane calde per il Ministero della Salute.

Tre italiani, stanchi di aspettare il riconoscimento della laurea in odontoiatria conseguita in Romania, hanno presentato ricorso al Tar Lazio. Due di queste cause saranno discusse a novembre e la terza a inizio dicembre (quest'ultima è stata curata da COSTRUIAMO IL DOMANI).

Il Ministero ha già perso una prima volta nei confronti di COSTRUIAMO IL DOMANI ed è stato costretto a pagarci le spese di giudizio. La direttiva 2005/36/CE è chiara: il riconoscimento della laurea in odontoiatria conseguita in Europa deve avvenire entro 3 mesi. Questa tempistica viene rispettata quando a chiedere il riconoscimento è un rumeno, mentre quando è un italiano le cose si complicano enormemente. Iniziano ritardi eterni.

In pratica, in questi ultimi mesi, parecchi cittadini si sono visti recapitare una lettera nella quale, dopo un'ampia premessa su presunti episodi di lauree illegittime conseguite da italiani in Romania, il Ministero della Salute diceva di voler ottenere chiarimenti dalle autorità di quel Paese, al fine di separare gli studenti che hanno conseguito lecitamente la laurea da tutti gli altri.

A nostro avviso una simile condotta è illegittima, perché di fatto vanifica la direttiva 2005/36/CE, attribuendo al Ministero il potere di dilatare enormemente i tempi del riconoscimento e in alcuni casi di bloccarlo. Infatti, se l'autorità che ha rilasciato la laurea per un qualsiasi motivo non risponde, il riconoscimento non arriverà mai. La laurea, se accompagnata dai documenti che ne attestano l'autenticità, va riconosciuta senza tergiversare.

Vi terremo informati su questi casi. 

Un'ultima raccomandazione: non cedete agli atteggiamenti ostruzionistici della Pubblica Amministrazione. La via migliore per superare le difficoltà è rivolgersi a esperto e presentare un ricorso al Tar. Il cittadino a volte preferisce evitare il confronto giudiziario nella infondata convinzione che l'Amministrazione, se messa alle strette con un ricorso, potrebbe ostacolare la pratica o rallentarla.

Nulla di più falso!

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"Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un'opinione diffusa sia cretina anziché sensata". Bertrand Russell.