lunedì 21 gennaio 2008

Solidarietà ai lavoratori della Tecnosistemi di Carini

Il Comitato solidarizza con i lavoratori della Tecnositemi di Carini, che hanno perso il proprio posto a causa del comportamento irresponsabile di "persone senza scrupoli" e della "mancanza di volontà" di rilanciare un'azienda che, a dire dei dipendenti in mobilità, rappresentava una delle poche realtà a livello nazionale nel campo della ricerca e dello sviluppo dell’elettronica di potenza, che aveva prodotto brevetti internazionali, partecipazioni ad eventi del settore e collaborazioni con l’Università.

Che ne sarà di queste persone? Difficile dirlo.

Trovare lavoro in Sicilia è difficilissimo, chi può cerca fortuna altrove, chi invece ha la responsabilità di una famiglia è costretto a restare qui ed a scontrarsi con la dura realtà del clientelismo spicciolo e dell'ingiustizia sociale.

Vicende come questa fanno riflettere... perciò vi esortiamo a leggere l'articolo scritto da uno degli interessati, Giuseppe Martinez, che ci ha chiesto di far conoscere la vicenda all'opinione pubblica.


Tecnosistemi: I lavoratori dello stabilimento di Carini (ex Italtel) in amministrazione straordinaria si costituiscono “parte civile”

Accolta la richiesta di costituzione di “parte civile” presentata dai lavoratori della Tecnosistemi di Carini in amministrazione straordinaria nel processo penale contro l’imprenditore Mario Mutti.

L’udienza ha avuto luogo mercoledì 16 gennaio ed è cominciata alle ore 9,30 presso la terza sezione collegiale penale del Tribunale di Milano. Davanti ai giudici, che dopo due ore di camera di consiglio hanno deciso di accogliere la costituzione di parte civile dei lavoratori della Tecnosistemi dello stabilimento di Carini (ex Italtel), erano presenti i Pubblici Ministeri Laura Pedio e Luigi Orsi; inoltre Mario Mutti imputato per bancarotta fraudolenta assistito dall’avvocato Alessandro Dedoni; l’avvocato dei tre amministratori straordinari dell’azienda la cui sede centrale è a Milano; in rappresentanza dei lavoratori che erano in forza nello stabilimento di Carini Pino Martinez che si è presentato all’udienza assistito dagli avvocati Ettore Zanoni e Piergiorgio Weiss del foro di Milano.

Mario Mutti è sotto accusa in questo processo perché, nella qualità di socio di maggioranza nonché dominus della Tecnosistemi Spa, dichiarata insolvente il 30 settembre 2003 dal Tribunale di Milano ai sensi dell’art. 3 D.Lgs 270/99 e in amministrazione straordinaria dal dicembre dello stesso anno, dissipava il patrimonio sociale, cagionava il dissesto della società e comunque per effetto di dolose operazioni e, allo scopo di recare pregiudizio ai creditori, teneva i libri sociali e le scritture contabili in modo da non consentire la ricostruzione del patrimonio e degli affari.

Dal 21 ottobre 2003 i lavoratori della Tecnosistemi di Carini non possono più varcare i cancelli della fabbrica perché sono stati messi in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria. Dal 22 marzo 2007 i Commissari Straordinari hanno posto i lavoratori della Tecnosistemi S.p.A. in mobilità fino al raggiungimento della pensione, di questi circa 70 nello stabilimento di Carini. Altri sono stati messi in Cassa Integrazione Guadagni in deroga, di cui circa 30 nello stabilimento di Carini.

Le trattative condotte in questi anni al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico non hanno sortito alcun risultato dimostrando l’incapacità, o forse sarebbe meglio dire la mancanza di volontà, della presidenza della Regione Siciliana, del Governo Nazionale e del sindacato di rilanciare l’azienda carinese che rappresentava una delle poche realtà a livello nazionale nel campo della ricerca e sviluppo dell’elettronica di potenza e che aveva prodotto brevetti internazionali, partecipazioni ad eventi del settore e collaborazioni con l’Università.

La crisi che stanno attraversando questi lavoratori costretti a vivere con l’esiguo assegno percepito dall’INPS senza tredicesima mensilità, ha creato in alcuni di loro situazioni di sofferenza, in qualche caso anche gravi, dovuta allo stress subito a causa della perdita del lavoro. Trovare il lavoro in Sicilia è difficile e per questo molti giovani sono costretti ad emigrare e in qualche caso è quanto avvenuto nel gruppo di questi lavoratori, ma per il resto quale sarà il loro destino? Si deve pure campare! Se poi il lavoro si perde a 50 anni, si può solo immaginare di essere avviati verso un pensionamento e una vecchiaia meno dignitosa. Questo è il futuro che si prospetta davanti ai loro occhi.

Con la costituzione di parte civile nel processo penale contro Mutti i lavoratori della Tecnosistemi che erano in forza nello stabilimento di Carini chiedono giustizia e vogliono lanciare un segnale alle istituzioni e all’opinione pubblica per dire che vogliono riconquistare la loro dignità lavorativa persa a causa di gente senza scrupoli che li ha abbandonati verso questo difficile destino. Sit-in, cortei, scioperi della fame, occupazioni di fabbrica, nulla è servito in questi circa 5 anni per rilanciare un’azienda che era un fiore all’occhiello della Sicilia. Anche queste battaglie civili per la riconquista del lavoro devono avere l’attenzione della politica, delle amministrazioni locali, regionali, dei governi, dei sindacati, perché creando occupazione c’è la concreta speranza di dare un avvenire alla nostra terra e di sconfiggere la mafia in Sicilia.


Giuseppe Martinez
Lavoratore in mobilità della Tecnosistemi di Carini in amministrazione straordinaria.

3 commenti:

  1. La cosa che più mi irrita di questa storia è, da cio che evinco dall'articolo, lo scarso interesse mostrato da parte della Regione e degli altri enti locali. Le isituzioni e la politica locale dovrebbero essere i primi a schierarsi in difesa dei lavoratori, della loro dignità, specialmente quando si tratta di aziende o attività di eccellenza che operano nel nostro bistrattato territorio. Probabilmente la Presidenza Regionale in questo periodo è stata maggiormente impegnata a dover difendersi da accusse pesanti che ancor oggi proiettano gravi ombre sul proprio operato. Ma deve essere difesa anche l'onorabilità di un popolo,aiutando le sue imprese oneste e meritevoli, che creano sviluppo liberando la gente dall'arretratezza, dal bisogno e dal servilismo. Ci si muove solo dopo un caso eclatante e di forte richiamo mediatico, si potrebbe fare di più; nonostante ciò spero che la Giustizia e chi la amministra riescano a far valere i diritti dei lavoratori della Tecnosistemi. Spero di non aver scritto a sproposito facendomi sopraffare dalla foga del momento. Esprimo comunque la mia totale solidarietà ai lavoratori di Carini, impegnandomi a far circolare il più possibile la notizia.

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  2. Ti ringrazio, caro Angelo, a nome mio e dei miei colleghi per avere accolto la nostra richiesta di solidarietà. Un saluto affettuoso a te Alessandro che dimostri ancora una volta la tua sensibilità per i problemi che affliggono questa nostra società.
    Pino Martinez

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  3. Non posso non sottoscrivere appieno ciò che angelo ha scritto ed esprimere parimenti la mia piena solidarietà ai lavoratori della Tecnosistemi. Avete il pieno impegno da parte mia, e credo di poter dire anche da parte dell'intero comitato, a far circolare il più possibile la notizia.
    Cordialmente
    Riccardo Bonsignore

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"Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un'opinione diffusa sia cretina anziché sensata". Bertrand Russell.